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Toponomastica, l’Amministrazione risponde alle accuse di Vigorelli

a cura della Redazione [1]

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L’Amministrazione comunale di Ponza ci ha inviato la seguente comunicazione.

 

Gravi le illazioni del C.C. (Consigliere Comunale – NdR) Vigorelli e dei suoi seguaci sul bando relativo a Toponomastica, Numerazione civica e Censimento cimitero. L’Amministrazione comunale di Ponza, per tutelare l’immagine dell’ente e dei suoi dirigenti, ricorre alle vie legali.

L’Amministrazione comunale non è solita dare spettacolo sui social e raramente replica agli attacchi; tuttavia, la correttezza e la trasparenza che ci contraddistinguono questa volta ci impongono di rispondere, dopo aver controllato gli atti e studiato a fondo le leggi, al C. C. Vigorelli e definitivamente, anche pubblicamente, rendere nota a tutti la nullità dell’operato dell’Amministrazione Vigorelli.
Innanzitutto occorre precisare che il progetto sulla Toponomastica di cui tanto parla Vigorelli (quello “impropriamente” conferito dall’Amministrazione Vigorelli alla ResGea dell’Università di Chieti) è un progetto illegittimo e fantasma.

Illegittimo, perché impropriamente inserito nel progetto dei rifiuti a spese della Regione Lazio quando, con la scusa del “porta a porta” e attraverso uno spacchettamento, venne dato incarico alla ResGea per un progetto inutile e improprio. E’ evidente in punta di diritto che la ditta dei rifiuti deve limitarsi a raccogliere gli stessi e non preoccuparsi di inviare a domicilio il relativo tributo, sostituendosi contra legem all’agente della riscossione che è l’unico deputato ad incassare i tributi.

Invece, Vigorelli con il compiacimento del suo Responsabile ha arzigogolato il tutto (per interessi? …per cosa?) per inserire nel progetto rifiuti un qualcosa che di attinente al nostro progetto ha poco.
Ma questo lo spiegheremo dopo.
Illegittimo e fantasma allo stesso tempo, perché ha dato un incarico senza avere a disposizione richieste ufficiali in entrata ed in uscita tra l’Ente e la ditta.

Illegittimo, perché agli atti del Comune non vi è traccia né della richiesta di preventivo, né del preventivo stesso della società ResGea così come indicato negli atti amministrativi della Giunta Vigorelli. Dato questo di notevole gravità, visto che la società ResGea, che ha  una corrispondenza con l’attuale Amministrazione, non esegue lavori di fornitura e posa in opera di numeri civici sia interni che esterni e di fornitura e posa in opera di targhe viarie.

Fantasma, perché dall’esame della documentazione che quest’Amministrazione è riuscita a farsi inviare dalla ResGea (ma non agli atti del Comune, come doveva essere), emerge chiaramente che  la numerazione civica esterna rilevata e geo-referenziata riguarda solo lo stato di fatto, come si evince dai “salti” di numerazione presenti all’interno della tabella DBF collegata agli shapelife vettoriali, e non è consistita in una revisione generale (in parole povere non riguarda lo stato futuro delle proprietà che potrebbero essere frazionate).

Emerge, altresì, che le informazioni incluse all’interno del database non sono sufficienti per essere impiegate in ambito tributario (cosa invece rilevante ed elemento essenziale del nostro progetto) in quanto l’identificazione catastale riguarda gli edifici mappati in cartografia catastale e non le singole unità immobiliari da cui poter estrapolare le informazioni relative alle posizioni tributarie (in altri termini il nostro progetto prevede l’aggancio alle planimetrie centrali che dà la certezza di evitare l’evasione tributaria).

Emerge, inoltre, che la rilevazione della numerazione civica esterna non è stata affiancata dall’aggancio dei residenti al fine di favorire il controllo territoriale e che la consegna in formato GIS della documentazione non costituisce di per sé un SIT territoriale, ma dei lager shapefile che nella migliore delle ipotesi potranno essere integrati all’interno di un SIT comunale ancora da sviluppare e che il nostro progetto prevede invece di sviluppare.

Fantasma, perché un progetto di numerazione civica deve riguardare anche:
– la numerazione civica interna – per una corretta gestione dei dati anagrafici e l’aggancio con i servizi tributari;
– l’ anagrafe immobiliare dettagliata a livello di subalterno catastale con riferimento ad ogni singola unità immobiliari;
– la fornitura e posa in opera dei numeri civici esterni ed interni nel territorio comunale e quindi l’aggiornamento della cartografia digitale in formato GIS, completo anche degli accessi (che attualmente non risultano posizionati…)  la fornitura e posa in opera di targhe viarie.

Tutti elementi, questi, presenti nel nostro progetto (che si noti bene riguarda anche una cosa importante e vitale quale il censimento e la mappatura dei manufatti cimiteriali), mentre in quello di Vigorelli erano solo sbandierati e saranno sicuramente oggetto di verifiche da parte della Corte dei Conti alla quale invieremo a breve l’incartamento al riguardo. Stiamo verificando l’opportunità di revocare la delibera di G.C. n. 92 del 03.07.2019 che, su sollecitazione dell’allora Responsabile del Servizio, ci ha visto approvare in bozza un qualche cosa di cui solo oggi veniamo a sapere che il materiale ufficialmente non è presente in Comune.

Con riferimento alla provenienza del bando è palese che un Dirigente si rivolga al suo Segretario per rinvenire bando tipo o quant’altro ed è altrettanto palese che un Segretario trasmette materiale già da lui stesso visionato in altri enti dove lavora. Sarebbe strano e forse grave il contrario.

Circa il bando del Comune di Sezze da un’attenta lettura appare evidente che il progetto è diverso sia nella tipologia, sia nei numeri, sia nel materiale. Infatti riguarda solo una strada del vasto territorio di Sezze. Il Consigliere Vigorelli non sa leggere o cerca solo di buttare fango per istigare i ponzesi che oramai sanno di questo suo vergognoso modo di agire che non fa bene all’immagine di Ponza? Ma tanto lui non è Ponzese e di Ponza se ne sbatte.

Circa invece i requisiti di capacità tecnica ed economica, le illazioni di Vigorelli si scontrano con il Codice degli Appalti che, ahimè, dimostra di non conoscere. Del resto la sua incompetenza è nota. Cerca di vendersi bene ma non lo sa fare. Un buon giornalista saprebbe farlo. Lui no.

Riguardo la capacità economica, l’art. 83 al comma 5 stabilisce che il fatturato minimo richiesto di base non può superare il doppio dell’importo a base d’asta. Bene nel nostro caso si è addirittura sotto l’importo a base d’asta e per di più il fatturato richiesto le ditte possono averlo maturato almeno in tre Comuni affidanti con popolazione pari o superiore a quella del Comune di Ponza. In sostanza il bando è ampiamente aperto.

Riguardo la capacità tecnica, il certificato da noi richiesto, “UNI EN ISO 27000” in materia di sicurezza del trattamento dei dati, visto il tipo di lavoro, è fondamentale.

Riguardo al tipo di requisiti indicati nel bando, che li abbiano una, due o cento ditte, a noi non è dato sapere e non può interessare.
A noi interessa fare un bando legittimo e trasparente, cosa che abbiamo fatto predisponendolo su quello tipo ANAC. A noi interessa che chi vince la gara faccia il lavoro per il quale abbiamo ideato il progetto. Che poi una ditta, ha vinto a destra o a manca o che per esempio ha vinto presso il Comune di Formia dove lavora la Consigliera Comunale Sandolo, a noi importa poco, perché, e lo ribadiamo con Codice degli Appalti alla mano, il nostro bando è legittimo e trasparente.

Per il resto come detto tuteleremo l’immagine dell’Amministrazione nelle sedi opportune, così come i nostri dirigenti hanno fatto presso la Procura della Repubblica di Cassino.

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in f.to pdf l’ articolo sulla toponomastica [3]

Nota della Redazione
Riportiamo, di seguito, il significato (da Wikipedia) di alcuni termini tecnici utilizzati nel comunicato

– shapelife: è un popolare formato vettoriale per sistemi informatici geografici
– Grafica vettoriale:
è una tecnica di rappresentazione dell’immagine, o di un carattere tipografico generato da un computer, in cui gli elementi grafici che la costituiscono sono un insieme di primitive geometriche, alle quali possono essere attribuiti colori e anche sfumature.
SIT: sta per Sistema Informatico Territoriale
GIS: Il Geographic Information System (GIS) (anche detto sistema informativo geografico o anche sistema informativo territoriale) è un sistema informatico computerizzato che permette l’acquisizione, registrazione, analisi, visualizzazione, restituzione, condivisione e presentazione di informazioni derivanti da dati geografici.
È quindi un sistema informatico in grado di associare dei dati alla loro posizione geografica sulla superficie terrestre e di elaborarli per estrarne informazioni.