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La mamma di Claude e la scoperta di Malta

di Emanuela Siciliani
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Victor e Monica. Insieme ci hanno accolto a Malta, la prima volta che l’abbiamo visitata.
Il tramite per fare la loro conoscenza loro figlio Claude, lui ospite della mia piccola casa a Trastevere, trasferitosi a Roma per dirigere l’ufficio del turismo di Malta.
E’ stato facile diventare amici, tante le cose che ci uniscono, un entusiasmo per i progetti, le case, gli arredi, i viaggi, una certa gentilezza d’animo, se posso dire, che ci unisce.

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Monica. Victor e Monica

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Quando abbiamo scoperto le bellezze di Malta, incuriositi dai racconti di Claude e contagiati dal suo amore per le sue isole, come noi lo siamo per Ponza, oltre alla grande bellezza dei luoghi, ai fantastici colori del Mediterraneo che si sposa con l’Oriente, abbiamo scoperto anche Victor e Monica, i suoi genitori.

[5]Claudio con la mamma Monica

Così diversi ma complementari. Victor animato da grande energia, si è subito trovato con Domenico, a parlare di costruzioni e mattoni. Monica un passo sempre indietro, esile come una ragazzina, la sigaretta compagna fedele, una attenzione all’altro che si comunica a pelle, un grande dolore racchiuso nel cuore….

Quando, dopo un pranzo in un elegante ristorante della Valletta siamo uscite a fumarci una sigaretta post prandium, mi ha raccontato di Rudolph, figlio perduto per un banale incidente d’auto. Aveva solo vent’anni e la vita che gli si prospettava davanti l’ha narrata mentre la sigaretta bruciava ed era come se Rudolph fosse lì con noi, presente, vivo…..
Era la sua una invocazione, un grido levato agli Dei, la forza che sprigionava da quella esile donna era inaudita. Era la forza dell’amore. Quello che non muore mai.

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[7]Birgu. La piazza

E in questo andarsene così prematuro – ieri i suoi funerali – dopo avere atteso che Claude, il suo Claude, facesse ritorno a Malta per restare, dopo tanti anni passati all’estero, e desse vita ai suoi bellissimi progetti, racchiusi nella formula magica Birgu Blu (www.birgublue.com [8]), si intuisce che era giunto il momento di andare, che poteva andare. Finalmente.

[9]Gita in gommone a Gozo

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Victor e Monica, una armonia dei gesti, mentre tagliano le uova precise per un party in giardino, a bordo piscina. In una gita in gommone intorno Gozo, tutti e due felici di esserci, quando abbiamo preso un tratto di mare battuto dal vento non hanno mosso ciglio.
– Amano molto il mare – ci ha detto Claude ed in mezzo a quelle onde, mentre loro vicini si godevano la gita e noi smettevamo di preoccuparci che avessero paura. Isolani, Victor con la storia di una grande famiglia alle spalle, parla italiano correntemente, come molti maltesi tanto che a Malta non sembra nemmeno di essere all’estero, per noi italiani. Solo quelle note aspre della lingua maltese, provenienti dall’arabo ma frammiste a spezzoni di lingue diverse, crocevia di guerrieri e nobili, roccaforte armata, arenaria d’ocra ovunque si posino gli occhi, verde delle persiane sui balconi, il corso della Valletta animato ed instancabile, Birgu (Vittoriosa) magica e impenetrabile, racchiusa, sembrerebbe nel palmo di una mano, Gozo che sembra di stare a Ponza…

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Avremmo voluto essere lì a Malta ieri per salutare Monica nel viaggio che ha intrapreso. Ci siamo stati, a distanza, con tutto il cuore.

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