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“Caro Vigorelli, sui famosi ‘vigili piemontesi’ diciamola tutta…”

Riceviamo in Redazione dall’Amministrazione comunale e pubblichiamo.

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“Caro” Vigorelli, sui famosi “vigili piemontesi” diciamola tutta…
L’Amministrazione Comunale intende fare chiarezza sulla questione dei “vigili piemontesi”, come vengono definiti dal consigliere di minoranza Vigorelli (in realtà erano vigili provenienti da diverse parti d’Italia).
Diciamo subito, per la dovuta precisione, che i predetti vigili furono assunti nelle stagioni estive 2015 e 2016, proprio quando era sindaco l’attuale consigliere di minoranza Vigorelli.
Nella stagione estiva 2017 l’operazione “vigili piemontesi” non fu rinnovata e si preferì assumere vigili stagionali “locali” tratti dalla graduatoria stilata in base ad un bando relativo al solo anno 2017 (quell’anno ci furono le elezioni che, poi, furono vinte dall’attuale amministrazione).
Diciamo ancora che il non aver eseguito lo scorrimento della graduatoria vigente negli anni 2015 e 2016, per ingaggiare direttamente i  cosiddetti “vigili piemontesi”, determinò anche il fatto che quattro  componenti della stessa fecero ricorso per la mancata assunzione con la conseguenza che il Comune si è visto condannare dal Giudice del lavoro a corrispondere ben tredici mensilità di stipendio a tre di essi (cioè circa venticinquemila euro ciascuno, comprese le spese legali) mentre  per il quarto il procedimento è ancora in corso.
In altri termini, con la sciagurata assunzione dei vigili provenienti dalla terraferma, che durante il loro periodo di ferie, settimanalmente, si alternavano a gruppi a Ponza, il Comune ha subito un aggravio di spesa non indifferente, consistente nel fatto che al pagamento delle loro spettanze si è aggiunto anche l’esborso per risarcire coloro che fecero ricorso al Giudice del lavoro.
Va detto che i “vigili piemontesi”, in quegli anni, non furono nemmeno retribuiti in maniera adeguata alla normativa vigente, tanto che essi, per il recupero del dovuto, intentarono causa al Comune di Ponza che, nonostante si fosse regolarmente costituito, fu soccombente; la resistenza in giudizio apparve dovuta a fronte della natura della richiesta che si prestava a più interpretazioni.
A seguito di ciò, l’attuale Amministrazione, nonostante un tentativo di accordo bonario, si è vista comunque chiamata in un giudizio di ottemperanza per il pagamento delle citate somme dovute a quei vigili e considerata la soccombenza cui sarebbe stata sottoposta data la pregressa decisione giudiziaria, ha ritenuto  opportuno non costituirsi per evitare quantomeno le proprie spese legali a cui l’ente si era già assoggettato per fronteggiare il contenzioso proveniente dalle discutibili scelte operate negli anni 2015 e 2016.
Nessuno di noi è perfetto e tutti possiamo sbagliare (ed in questo giocano molto i numerosi, complessi, impegni e incombenze che si devono affrontare) ma Vigorelli anziché guardare la pagliuzza negli occhi degli altri considerasse la trave che ha nei suoi!
E quando parla di Corte dei Conti e responsabilità dei funzionari, non dovrebbe dimenticare che nel periodo tra il maggio 2016 e la prima decade di giugno 2017, durante il quale furono emanati gli irregolari, in quanto incompleti, provvedimenti di pagamento per l’anno 2016, poi impugnati dai “vigili piemontesi” da lui voluti, come detto, dinnanzi al Giudice del lavoro (quelli del 2015 furono firmati dal precedente Responsabile), rivestiva, personalmente, anche l’incarico di Responsabile del Servizio Finanziario.