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Amanda Gorman

di Silverio Lamonica

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In tanti abbiamo assistito all’Inauguration Day, la cerimonia di insediamento del Presidente Joe Biden alla Casa Bianca. Come tanti, non conoscevo questa poetessa ventiduenne che in quell’occasione, ha condiviso la ribalta con star del calibro di Lady Gaga, Jennifer Lopez, Katy Perry e altri.

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Leggendone la breve biografia, ma densa di notizie e di traguardi raggiunti, sono rimasto colpito dal suo precoce impegno sociale (delegata giovanile alle Nazioni Unite a soli 16 anni) e dal fatto che fin dalla tenerissima età è stata educata a tenersi lontana dalla televisione e altri mezzi multimediali e a preferire i libri. Forse per questo ci troviamo di fronte ad un caso di “saggezza precoce”.

Ammirevoli i suoi versi della poesia The Hill We Climb (Scalando la collina) che ha recitato nel corso della cerimonia di cui sopra, con l’appello all’unità, all’insegna della concordia nei valori democratici.

Altrettanto stupendi sono i versi di The Miracle of Morning (Il miracolo del mattino) composta in occasione di questa tremenda  pandemia. Anche qui troviamo il suo richiamo all’unità, a combattere insieme questo male, perché solo se lo combattiamo uniti lo supereremo, diventando  migliori “we became the best of beings”.

 

Ve la propongo anche nella mia versione italiana.

 

The Miracle of Morning
By Amanda Gorman

I thought I’d awaken to a world in mourning.
Heavy clouds crowding, a society storming.
But there’s something different on this golden morning.
Something magical in the sunlight, wide and warming.

I see a dad with a stroller taking a jog.
Across the street, a bright-eyed girl chases her dog.
A grandma on a porch fingers her rosaries.
She grins as her young neighbor brings her groceries.

While we might feel small, separate, and all alone,
Our people have never been more closely tethered.
The question isn’t if we will weather this unknown,
But how we will weather this unknown together.

So on this meaningful morn, we mourn and we mend.
Like light, we can’t be broken, even when we bend.

As one, we will defeat both despair and disease.
We stand with healthcare heroes and all employees;
With families, libraries, schools, waiters, artists;
Businesses, restaurants, and hospitals hit hardest.

We ignite not in the light, but in lack thereof,
For it is in loss that we truly learn to love.
In this chaos, we will discover clarity.
In suffering, we must find solidarity.

For it’s our grief that gives us our gratitude,
Shows us how to find hope, if we ever lose it.
So ensure that this ache wasn’t endured in vain:
Do not ignore the pain. Give it purpose. Use it.

Read children’s books, dance alone to DJ music.
Know that this distance will make our hearts grow fonder.
From a wave of woes our world will emerge stronger.

We’ll observe how the burdens braved by humankind
Are also the moments that make us humans kind;
Let every dawn find us courageous, brought closer;
Heeding the light before the fight is over.

When this ends, we’ll smile sweetly, finally seeing
In testing times, we became the best of beings.

 

Il miracolo del mattino

Pensavo d’essermi svegliata in un mondo a lutto,
con l’addensarsi di nubi pesanti: una società in tempesta.
Ma c’è qualcosa di diverso in questo mattino dorato.
Qualcosa di magico che splende nel sole, immenso e caldo.

Vedo un papà con un passeggino, intento nel jogging .
Attraverso la strada, una ragazza dagli occhi luminosi insegue il suo cane.
Una nonna sotto un portico sgrana il rosario,
sorride al giovane vicino che le porta la spesa.

Mentre potremmo sentirci piccoli, separati e tutti soli,
la nostra gente non è mai stata così unita.
La domanda non è se sopravvivremo a questo ignoto,
ma come a questo ignoto sopravvivremo uniti.

Così in questo mattino denso di significato, correggiamoci piangendo.
Come la luce, non ci possiamo spezzare, anche se ci pieghiamo.

Uniti batteremo sia la disperazione che la malattia.
Siamo con gli eroi della sanità e tutti i dipendenti:
con le famiglie, biblioteche, scuole, camerieri, artisti,
imprese,  ristoranti e  ospedali colpiti più duramente.

Noi non ci illuminiamo con la luce, ma quando essa vien meno,
perché è nella perdita che impariamo davvero ad amare.
In questo caos scopriamo la chiarezza,
nella sofferenza dobbiamo trovare la solidarietà.

Perché è il dolore che c’insegna la gratitudine,
ci mostra come trovare la speranza se mai la perdessimo.
Quindi assicurati che questo dolore non sia stato sopportato invano.
Non ignorare il dolore, dagli uno scopo, usalo.

Leggi libri per bambini, balla da solo con la musica del DJ.
Sappi che questa distanza renderà i nostri cuori più affettuosi.
Da un’ondata di guai, il nostro mondo emergerà più forte.

Osserveremo come i fardelli affrontati dall’umanità,
sono anche le occasioni che ci rendono gentili:
lascia che ogni alba ci trovi coraggiosi, più vicini;
facendo attenzione alla luce prima che la lotta sia finita.

Quando ciò finirà, sorrideremo con dolcezza, vedendo finalmente
che in tempi di prova siamo diventati creature migliori.

 

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