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Ieri Wikipedia ha compiuto vent’anni

segnalato dalla Redazione

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Per i vent’anni di Wikipedia, l’enciclopedia libera, una delle poche, vere e grandi conquiste di civiltà e libertà dell’umanità degli ultimi decenni, ospitiamo un articolo di Riccardo Luna, da la Repubblica

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Wikipedia, 20 anni in direzione ostinata e contraria

di Riccardo Luna – 15 gennaio 2021 – la Repubblica online

L’enciclopedia online Wikipedia compie 20 anni (Ansa)

Wikipedia, che oggi compie 20 anni [2], sembra fatta apposta per far svanire le nostre certezze. È uno dei siti più visitati del mondo ma il suo fondatore non è diventato miliardario (è felice lo stesso). Ogni mese genera 18 miliardi di pagine viste in decine di lingue e non ha mai speso un dollaro per farlo sapere. Ogni mese aggiunge ventimila articoli e non paga nulla agli autori che sono tutti volontari. Non fa titoli acchiappa-clic: semplicemente non fa titoli.
Non ha pubblicità e vive solo di donazioni anche minuscole (due dollari il minimo). Non profila gli utenti, quando ci navighi non c’è nessun cookie che inizia a spiarti con il tuo consenso distratto. Non usa algoritmi per indovinare i tuoi argomenti preferiti: li scegli tu quando ne hai bisogno. Non teme di mettere i link quando cita qualcuno o qualcosa: ti invita a cliccarci e ad approfondire.
Mette i fatti prima di tutto, ma segnala anche opinioni e idee se hanno cambiato il mondo. Non è cresciuta perché ha investito i soldi dei venture capitalist della Silicon Valley: è cresciuta perché serviva e alla gente è piaciuta subito. Non ha azionisti, non pensa di quotarsi in Borsa: alle spalle ha una fondazione. Non usa l’intelligenza artificiale ma solo quella di esseri umani: se escludiamo l’edizione in cebuano (*), nelle Filippine, che ha un bot (**) per tradurre i testi dall’inglese, è un sito fatto al 100 per cento da esseri umani.
È gratuita ma è stato calcolato che il valore che genera per ogni utente è di circa 150 dollari l’anno. Non è diretta da un giornalista, è gestita da una comunità, ma con il tempo è diventata un argine contro le notizie false più autorevole dei giornali.
Per molte domande gli assistenti vocali di Apple, Google e Amazon vi daranno la stessa risposta: quella che hanno trovato su Wikipedia. Quando ha debuttato Microsoft aveva lanciato da otto anni una sua enciclopedia per fare concorrenza alla Britannica: si chiamava Encarta ed era un cd-rom multimediale che si aggiornava ogni anno: l’ha chiusa nel 2009, la Britannica invece si è arresa nel 2012. È digitale, ma volendo te la puoi stampare tutta (gratis ovviamente): qualcuno lo ha fatto.

Wikipedia è troppo bella per essere vera: in un mondo guidato dal profitto ha messo al centro la conoscenza, al posto della competizione si è basata sulla collaborazione anche fra estranei, e la tecnologia – la piattaforma wiki – l’ha messa al servizio delle persone. Insomma dal 2001 è sempre andata in direzione ostinata e contraria.
Non stava sbagliando strada, stava costruendo una utopia. Nel mare del web, l’isola che non c’era.

 

Note

Il nome Wikipedia è il risultato della crasi tra la parola “Wiki” che in hawaiano vuol dire “veloce” e “pedia”, dal greco “paideia”, cioè formazione. Wikipedia vuol dire “formazione veloce”

(*) – La lingua cebuana o cebuano è una lingua austronesiana parlata nelle Filippine, il cui nome deriva da quello dell’isola filippina Cebu.

(**) – Bot (non un acronimo ma abbreviazione di robot). Dal punto di vista tecnico, un chatbot o bot è “un programma per computer che elabora in testo o una conversazione tramite metodi testuali o uditivi” (NdR)