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Francesco Carta: la Sanità pubblica nel nostro distretto

a cura della Redazione

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Questa lettera di Francesco Carta è stata indirizzata a Sandro Vitiello come risposta agli Auguri di Buon Anno e a qualche semplice domanda su come stessero le cose nel nostro distretto sanitario. Ringraziamo l’autore per averci autorizzati alla pubblicazione

Buon anno anche a te, Alessandro, e agli amici di Ponza. Scusami, ma ho visto solo ora il messaggio.
Ho letto entrambe le note – l’Autore si riferisce a questo articolo [1] e al relativo Commento, incluso il link [2] – e mi viene da pensare questo. La sanità (tutela della salute), al pari della formazione, è stata considerata un costo e non un valore da salvaguardare. Questo spiega la riduzione delle risorse impegnate.
La nostra Regione è stata commissariata dal Governo per molti anni (a causa di sprechi e ruberie). In Lombardia, gran parte delle risorse è stata impegnata nella sanità privata per attività ultra specialistiche. Zero risorse nelle attività di prevenzione, i territori sono rimasti sguarniti.
La stessa reazione all’epidemia è stata di tipo “ospedaliero” con centinaia di pazienti che arrivavano quotidianamente negli ospedali con al seguito schiere di familiari che hanno intasato i Pronto Soccorso con conseguente contagi del personale sanitario.
Ci sono stati momenti in cui il contagio avveniva in modo esponenziali: un positivo contagiava anche sette persone. Poi si è capito che bisognava intervenire sui territori ed evitare i ricoveri. Attualmente la stragrande maggioranza dei positivi è curata e seguita nelle proprie abitazioni e la mortalità si è ridotta.
Ora siamo alla vigilia della fase fredda dell’inverno e con la circolazione dell’influenza stagionale che inizia. Tra un mese freddo e influenza raggiungeranno l’acme e, assieme al Covid-19, metteranno ancora a dura prova il sistema sanitario. Ma non dobbiamo perderci d’animo: pur continuando ad adottare le precauzioni di distanziamento, mascherina e igiene delle mani, dobbiamo vaccinarci cercando di convincere i riottosi che sono ancora molti. Solo in questo modo riusciremo a stroncare la pandemia.
Purtroppo l’uso politico del virus ha preso la mano a molti. In primis il Sindaco di Gaeta, al quale avevo creduto pur dopo un forte contrasto per il trasferimento del Capofila del Distretto 5 da Formia a Gaeta. Poi Giuseppe Simeone che è Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio. La Presidenza di tale Commissione è molto importante.
Ebbene Simeone chiede le dimissioni di Casati ma si guarda bene dal sostenere la proposta di organizzare Fondi come ospedale Covid -19 e separare i percorsi. Formia è sede di DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) deve accogliere pazienti affetti da patologie comuni e non può trattare la promiscuità con il Covid-19, ma se Zingaretti ha deciso il contrario, Simeone e Fazzone gli hanno tirato la giacca.
Naturalmente sono mie impressioni e vanno prese con il beneficio dell’inventario e non è il caso di considerarle prove.
Credo che una cosa utilissima tu possa fare: diffondere la raccomandazione a vaccinarsi. Ponza Racconta è molto seguita ed è gestita molto bene ed è per questo che torna molto utile in questa battaglia contro il virus.