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Consiglio comunale del 18 dicembre: approvato il protocollo con il Parco

Riceviamo dall’Ufficio Comunicazione dell’Amministrazione e pubblichiamo
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Come preannunciato lo scorso 15 novembre, il Protocollo d’Intesa con il Parco è stato approvato dall’ultimo Consiglio Comunale del 18 dicembre 2020.

Come era prevedibile, la minoranza, in sede di Consiglio e su Facebook, ha fatto un bel po’ di spettacolo stravolgendo e mistificando completamente i contenuti e il valore (non solo economico) di questo accordo.
Verrebbe voglia di trattarli come meritano per le bugie che dicono su Zannone e non solo, ma noi, a differenza loro, abbiamo rispetto per la carica che rivestiamo, per l’istituzione di cui facciamo parte, per i cittadini che non devono essere presi in giro e per la loro intelligenza.

Un vecchio detto dice: “il tempo è galantuomo!” e farà giustizia di quanto oggi, noi siamo costretti a subire da una minoranza ostruzionista, inutilmente cavillosa ed incapace di fare proposte valide per l’isola.

Questi i fatti (tutti documentati):

Già nel 1997 (desumibile ordinanza del Sindaco Balzano) la Villa era in rovina e inutilizzabile ma l’Ente Parco è stato istituito solo nel 2005 con Decreto del Presidente della Repubblica, pertanto non sussistono le fallaci tesi della minoranza che invocano il principio di continuità amministrativa per il caso in specie, assolutamente non previsto dalla legge poiché fino all’Istituzione dell’Ente, Parco la gestione era affidata al Ministero dell’Agricoltura e al C.N.R. e, pertanto, la continuità amministrativa non può esserci trattandosi di due Enti diversi che si sono succeduti tra di loro.

Nel 2010 l’Ente Parco aveva incaricato l’Arch. Agnoni di fare un progetto per ristrutturare la Villa.

Dal progetto risulta quanto l’immobile comunale fosse rovinato, quindi solo da allora e al massimo entro settembre del 2015, entro i 5 anni (termine di prescrizione amministrativo) dall’avvenuto accertamento, si sarebbe potuta proporre un’azione legale nei confronti dell’Ente Committente.

Ma l’amministrazione Vigorelli fino al 2016 si è completamente disinteressata di Zannone e dei beni comunali perdendo così l’unica vera possibilità di ottenere un congruo risarcimento per la Villa, anche perché all’epoca effettivamente il Bilancio del Parco aveva un avanzo di circa 3 milioni di euro, che oggi non ha più. Qualsiasi altra Amministrazione successiva non avrebbe più potuto far nulla perché i termini ormai erano prescritti.

Quindi, ci chiediamo, non è che tutto il clamore che all’epoca hanno suscitato intorno Zannone, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, sia stata solo una manovra elettorale ed oggi continuano sempre per lo stesso motivo?
Mentono sapendo di mentire oppure sono inadeguati al loro ruolo?
Nei 5 anni della loro amministrazione non sono stati capaci di portare a casa alcun risultato, nonostante avessero una significativa opportunità da sfruttare che hanno lasciato scadere senza fare nulla, come già detto.

Noi invece guardiamo a quel che di concreto, fattibile ed immediato è possibile ottenere.

Come ben chiarito nella Delibera del Consiglio Comunale il massimo che si poteva ottenere, stante gli atti disponibili era di euro 127.943,21, mentre senza adire le vie legali, l’ente parco, con il protocollo approvato, riconosce €375.000 da utilizzare per la messa in sicurezza e fruizione della nostra isola ed è il comune a scegliere cosa fare: Zannone va messa in sicurezza e deve diventare una opportunità di sviluppo economico/turistico per la nostra comunità, tutto il resto sono chiacchiere senza fondamento.

Con il Protocollo firmato si chiude solo la parte relativa al contenzioso economico con l’Ente Parco, mentre resta in essere la richiesta di escludere Zannone dal perimetro del parco – deliberata nel marzo del 2017- che segue una procedura completamente diversa, lunga, costosa e incerta.

Risulta evidente che sarebbe assolutamente dannoso per gli interessi di Ponza, lasciare oggi Zannone nella sua attuale condizione di abbandono in attesa dell’esito di quella procedura, come invece invoca la minoranza, con notevole miopia amministrativa.

Gli altri punti contestati. del consiglio comunale del 18 u.s., saranno trattati in un successivo articolo.