Ambiente e Natura

Come è emozionante…

di Francesco De Luca

 

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Come è emozionante lasciarsi alle raffiche che da Chiaiadiluna si abbattono sulle cime dei colli, scompigliando le fronde degli arbusti. Un rumore vibrante si spande intorno e si insinua fra i sentieri che portano ai caseggiati addossati sui colli di Santa Maria, sui Conti. Li circuisce, e fra le strettoie amplifica la voce. La rende potente e nelle case si evidenzia.
L’animo cerca riparo. In quale ricetto? Nei volti dei cari trapassati, incorniciati sul comò. Come a cercarne un solidale appoggio. O nei volti esangui dei Santi protettori.

Ci si adagia così nella dimensione della estraneazione da quanto intorno è agitato dal vento. Porta nuvole nere e presto dal cielo scenderà pioggia. Ad incupire ancor più la vista, che il mare chiude in un orizzonte di grigio.
Un bambino a passi rapidi affronta il contrasto col vento nella strettoia di Punta Bianca. Ha lasciato il sopore del suo tablet e si reca da un compagno di classe. L’amicizia, che si nutre di pochi stimoli e di molta empatia, non scema con l’età.

L’isola non è propizia all’amicizia perché il terreno in cui convivere è striminzito e irto di rancori. Diviene inscalfibile (l’amicizia) se l’alimenta un ideale che si imponga sulle piccinerie dell’isola.
Ci sono state generazioni di giovani isolani che hanno cresciuto la loro maturazione insieme agli ideali di comunanza. Nel tempo hanno avvizzito i volti e dismesse le fedi ma non hanno lasciato di seguire i bagliori di quei valori.
Immobile sul podio del mio cuore – stella candida brilli senza posa: sono versi di un canto radicato nel profondo dell’intimo. È un canto di giovanile entusiasmo, di autentica dedizione. Agli ideali di amicizia, di purezza interiore, di solidarietà.

L’ Immacolata ci attende in questo dicembre che avanza.
Il vento che da Chiaiadiluna irrompe ed emoziona, porta in superficie nell’animo il sentimento dell’amicizia. Coi volti di coloro che non ci sono più, con quelli con cui si condivide ancora l’entusiasmo della comunanza. Canteremo ancora, sebbene con voce sempre più fioca, la forza d’attrazione. Merito di quella Immagine che nel cuore ci spinge a guardare il cielo, a lasciare i legacci terreni per aspirare all’idealità.

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