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Dissalatore, la posizione del Comune di Ponza

la Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato del Comune di Ponza

Il Tar di Latina respinge il ricorso del Comune di Ponza contro Acqualatina. Il Comune non si arrende e ricorre al Consiglio di Stato.

Continua la “battaglia” del Comune di Ponza contro la realizzazione dell’impianto di dissalazione temporaneo in località Cala dell’Acqua.

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Foto Rossano di Loreto

Ponza- Con sentenza 423 dello scorso 13 novembre, il Tar di Latina ha giudicato infondato il ricorso presentato dal Comune di Ponza, insieme al Comitato Samip, contro l’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 Lazio Meridionale (Ato4) e Acqualatina S.p.A per la realizzazione dell’impianto di dissalazione provvisorio, Modello Skid, in località Cala dell’Acqua nel Comune di Ponza.

Il Tar di Latina precisa, in corso di sentenza, che la posizione assunta dall’Amministrazione, guidata dal Sindaco Francesco Ferraiuolo, è in contrasto con quanto espresso durante la Conferenza dei Servizi Istruttoria, nel gennaio 2016, dalla precedente Amministrazione Vigorelli.

I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso, ma l’Amministrazione Ferraiuolo conferma, ancora una volta, la volontà di spostare l’allocazione del dissalatore, previsto in località Cala dell’Acqua (ex Miniera Samip), in altra sede.

Si conferma dunque, ancora una volta l’intenzione di questa Amministrazione di portare avanti la “battaglia” contro tale provvedimento, cercando di perseguire, per quanto possibile le soluzioni più idonee e condivise dalla popolazione residente per l’approvvigionamento delle risorse idriche.

Acqualatina annuncia l’inizio dei lavori previsto per le prossime settimane, ma il Comune di Ponza, con Deliberazione di Giunta n. 144 del 19.11.2020, appella la Sentenza n. 423 del 13 novembre 2020 emessa dal Tar di Latina ricorrendo al Consiglio di Stato.