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Carmela Monti, mamma della nostra amica Angela Lellé… est partie la nuit dernière

di Emanuela Siciliani-Musco
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Stamattina mi sveglio presto, appuntamento dal dentista. Apro il cellulare.
Messaggio di Angela Monti, da tutti conosciuta a Ponza come Angela Lellé….
Mia mamma è partita.

Elle est partie, direbbero in francese, perché ormai Angela, dopo anni a Parigi, parla in italiano traducendo dal francese.
La mamma di Angela è morta…

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La mamma di Angela è Carmela. Un nome inconsueto a Ponza, ma Carmela, anche lei, un po’ speciale lo era.

Quando l’ho conosciuta,  già anziana, abitava a Sant’Antonio, in una piccola casa al piano terra con il cortile imbiancato a calce. Una casa piena di cose, con la macchina da cucire sempre aperta e mille faccende da sbrigare tra cucina, cucito, chiacchiere con i vicini e battibecchi con la figlia Angela, che, fanatica come la mamma della pulizia, consumava a suo dire, nell’ordine:
Troppa acqua!
Troppo sapone!
Troppo Scottex!
Mamma e figlia sbuffavano e io ridevo sotto i baffi, per quelle scenette così consuete. A turno mi guardavano, cercando la mia approvazione ma io restavo impassibile. E mi divertivo in cuor mio vedendo quanti modi di amarsi ci sono su questa terra….

Non c’era volta che non ricevessi un dono quando andavo a farle visita. Ricordo quella volta in cui mi mostrò una bellissima collana di coralli grezzi, tre fili intrecciati di un caldo rosso, che conservo gelosamente – e da oggi ancor di più. Le era stata a sua volta regalata da un piccolo uomo, un venditore  ambulante che per un periodo frequentò Ponza e che poggiava le sue mercanzie – orecchini collanine e quant’altro – a casa di Carmela, per poi esporle sul marciapiedi di Sant’Antonio.

Li vedevi spesso seduti vicini sul muretto, poco distanti dal banchetto di Diva Luna, che è splendido punto di osservazione per lo struscio giornaliero dell’isola. Formavano una strana coppia: lui dal volto brunito e gli abiti mediorientali; lei, Carmela, dai semplici vestiti dai colori chiari, sempre elegante nella sua semplicità, il viso dalla pelle ancora in fiore malgrado gli anni, una piccola borsetta con dentro le chiavi e il fazzoletto, in tinta con le scarpe di pelle sopraffina.

Perché se la mamma era generosa, la figlia Angela, detta Lellé, lo era/è ancor di più e tutte le belle cose che vedevi indosso a Carmela erano i doni di Angela, del suo buon gusto, del suo buon cuore, del suo amore per quella mamma che aveva sempre da ridire ma che di Angela, invece, non poteva proprio fare a meno.

Doni di cui Angela riempiva/riempe, oltre sua mamma, la sua adorata nipote Carlotta in primis, ed a seguire lo stuolo di fratelli, nipoti, amici, figli di amici, nipoti di amici… sempre carica di regali per tutti e noi, basiti per tanta splendida generosità – e storditi perché è una gran caciarona – sempre a corto di idee su come ricambiare. Vasetti di tonno , parmigiano, alici sotto sale, capperi dell’orto, quelli i doni più graditi per Angela, trasferitasi in Francia da anni e che, come tutti i migranti, adora i sapori e gli odori della sua terra.

Ci sono poi stati gli anni della lontananza, con Carmela che ha avuto sempre più bisogno di cure e si è dovuta trasferire per riceverle. Non sono stati momenti facili per nessuno, per lei, per i suoi familiari. Sappiamo bene, per esserci passati, come la cura e la salvaguardia di un anziano mettano in discussione rapporti che – prima di quella prova – parevano inossidabili. Non è facile fare le scelte giuste, non esiste una ricetta perfetta. Si va a tentativi.

Se quel muretto di Sant’Antonio potesse parlare direbbe, ne siamo certi:
Tornerai presto, Carmela, a sedere nel tuo angolo preferito, quello da cui il tamerice più ricco fa ombra quando il sole è più forte …La ritroverai sotto quell’albero, Angela, seduta su quel muretto. Non avere paura…

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Post Scriptum
Nel ricordare il rapporto tra Carmela e la figlia lontana, Angela, che è al momento a Parigi ed ha difficoltà a muoversi in tempo per i funerali per motivi medici, ho omesso di citare con nome e cognome gli altri figli di Carmela, Dino Monti e la sua famiglia, Giuseppe e famiglia, Rossella ed il figlio Emanuele, Anna e la sua figlia, Enzo e la famiglia, coloro che conosco… che sicuramente hanno fatto tutto quanto era in loro potere per la loro mamma.
Se – inavvertitamente – ho offeso qualcuno, me ne scuso. Non era mia intenzione.

Carmela l’ho vissuta sempre con Angela e di questo ho potuto e saputo scrivere.
Le mie condoglianze vanno  a tutta la famiglia.
Emanuela

 

La Redazione
I funerali di Carmela Monti ci saranno giovedì 19 alle ore 11.45 nella chiesa della Santissima Trinità.