di Francesco De Luca
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Ora,
che la rugiada della notte non riesce a evaporare col sole del mattino perché rimane indietro nella corsa contro le ombre rapaci, ora si guarda in faccia la mestizia.
Vagola per le strade dell’isola, sparuta.
Rimbalza dal volto dell’anziano braccato dal virus, sui tratti delle donne in ansia intorno al furgoncino della verdura, sui delicati lineamenti del bimbo, scappato dalla prigionia di casa.
Mestizia, che l’arrivo della nave postale allevia. Con l’ansimare dei commessi dei furgoni alimentari, degli operai in apprensione per i lavori in corso, col sorriso appagato di due giovani che si guardano languidi, perché finalmente insieme.
Il gabbiano è indifferente, il marangone si immerge avido, il sole rinnova i colori del Lanternino paziente.
Novembre si fa godere, e allevia i patemi della gente.