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Epicrisi 302. Breve viaggio nei colori di un editoriale

di Silveria Aroma

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Leggere porta, voce dopo voce, ad intraprendere un viaggio nel pensiero dell’altro; offre nuovi occhi per dare uno sguardo alle situazioni, strumenti differenti per sondare profondità che possono essere uguali o in contrasto con le nostre. Simpatie, antipatie, passioni, lacrime, sorrisi… Leggi e ti viene da dire: E bbrave! – oppure: Noo, ma so’ cos’ ‘i pazze.

All’altro capo della corda che tiene il Lettore, c’è un piccolo Autore disposto a condividere un po’ della propria essenza (opinioni, progetti, ricordi), così ogni articolo prende il tono (di colore) che rappresenta la scelta coraggiosa o incosciente di chi scrive.

Tanti colori.
Colori di festa nella ‘Canzone della Domenica’: Dai, dai domani [2] magari domani anche la prospettiva sulle cose non sarà più la stessa.
– Ma lo sa che da domani tutto cambierà?!
– Seeh, munne era, munne è e munne sarra’! – diceva mia nonna.

È un ricordo color seppia quello che compare guardando indietro nel tempo, con gli occhi di Franco De Luca [3]Nei ricordi, anche dei miei coetanei, il turismo è illuminato da presenze indimenticabili: Mariroc, il bar d’ a Surecella, la falesia lunata di Chiaia di Luna. Il paese di mare (Ponza) tentava di creare attrazioni di divertimento con qualche locale notturno, con qualche jukebox.

Il mio è quello di un cavallino meccanico che parte inserendo una moneta, e rido contenta in una piazzetta di Sant’Antonio anni ’70.

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Partiamo per la Normandia [5]. Dove c’è dell’azzurro e: “La sera, mentre ci troviamo seduti in una piazza affollata di orchestrine e bistrot, risate e gourmet, il mio sguardo finisce sotto una volta monumentale, buia, sporca, dove riparano pure disgraziati e reietti. Intravedo delle lettere, cubitali, piantate nel marmo. Ne sono attratta. E comincio a rincorrerle, dietro le colonne, e finalmente, quasi per magia, la scritta si compone: “Oh Giovanna, senza sepolcro e senza ritratto, tu che sapevi che la tomba degli eroi è il cuore dei viventi”.
Il viaggio continua, e già si intravede Mont Saint Michel…

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– Senti, voglio tornare all’azzurro di casa mia.
– Non puoi essere così ottuso, il viaggio deve continuare!
– Va’ tu che io mi fermo a leggere il libro di Emilio Iodice [7]. Poi mi mandi le foto.

Dall’azzurro del nostro mare al grigio delle vecchie foto strette fra le pagine, in un viaggio attraverso la forza e il sacrificio dei tanti ponzesi e dei tanti Italiani che lasciarono la loro terra per assicurare un futuro migliore ai propri figli, così come fecero i genitori di Emilio. Non solo uno sguardo al passato, ma anche la speranza che con lo studio e la buona volontà si possa migliorare la propria condizione di vita.

Chilometri di viaggio da affrontare o di pellicole da veder scorrere [8] lungo tutta una vita, come raccontano Lia Levi proposta da Sandro Russo e una storia della vecchia buona Inghilterra del film The Duke [9] commentato da  Lorenza Del Tosto

– Cammina cammina m’è venuta fame. A proposito di pasta: Ci facciamo due coquillettes [10] con la ricotta di bufala?
Tutto bianco, tutto delicato nel gusto e corretto nello stile… ma ‘na ‘mpepate ‘i cozze è possibile averla?!
– Magari una da mangiare guardando Chiaia di Luna [11] aperta e sicura.

Dalle cozze alle ostriche.
Se solo mi avessi dato retta potevamo arrivare a… Barfleur [12], “…mitissimo paesino di ostricai, con case e casette in pietra, chiesa in legno e pietra, barche in legno”.

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Intanto sulla nostra piccola isola si comincia a parlare di elezioni. Manca più di un anno alla chiamata alle urne, ma Danilo [14], ornato dai colori della sua giovinezza, si è già messo in viaggio.

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Tempo ne avremo per leggere di programmi e candidati. L’emergenza Covid tiene in scacco la nostra vita sociale a tutto tondo, a scuola come sul posto di lavoro, mettendo sempre più a nudo la fragilità del sistema Mondo. Ce ne parla David Grossman, tra prosa e poesia: Siamo chiamati a resistere, anche con le parole [16].

Intanto splendono i colori dell’autunno [17]tutt’intorno a noi. A Sermoneta verrà replicato oggi (domenica 25 ottobre) l’appuntamento con le Giornate Fai d’Autunno.

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Rosso, immagino di color rosso la cresta del gallo che canta e un altro risponde [19], evocato ancora da Franco De Luca.

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Di azzurro nel presente c’è il fiocco per la nascita un bel maschietto che entra a far parte della nostra piccola comunità: benvenuto Cosmo! [21]

Il viaggio per il momento si conclude qui, in fondo alla mia prima epicrisi.
Buona domenica a colori (magari quelli di una bella parmigiana di zucchine in versione ponzese).