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Aumentano i contagi o vediamo uno scenario diverso?

di Francesco Carta

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Non v’è dubbio che un aumento c’è ma non è ascrivibile ad una sola causa.
E’ anche vero che stiamo entrando in uno scenario diverso da quello estivo.
Il clima freddo, verso il quale ci stiamo avviando, favorisce la persistenza del virus ed il contagio.
Tra le cause non ci sono solo le tarantelle estive in Costa Smeralda, le movide varie e le sbruffonate dei negazionisti. C’è un’altra fase.

E’ iniziata la scuola e, malgrado tutte le precauzioni, ci sono fasi del ciclo scolastico che espongono oggettivamente al contagio: i mezzi di trasporto, l’attesa prima di entrare in classe, e le ore trascorse comunque assieme e in luoghi chiusi. E gli spostamenti degli studenti, avvengono tra comuni e in qualche caso, come l’Istituto Alberghiero, anche tra regioni. Molti studenti infatti giungono dalla vicina Campania.

Qualche giorno fa avevo fatto cenno agli spostamenti delle persone da e per il comprensorio del Golfo.

Golfo di Gaeta

Qualche sindaco attento a cercare consenso piuttosto che ad adoperarsi per il contrasto dell’epidemia, aveva discettato sui positivi di Formia senza rendersi conto delle castronerie che diceva. Oggi (ieri per chi legge) secondo il comunicato dell’Asl ci sono stati 6 positivi a Gaeta, 2 a Formia, 3 a Minturno (tre giorni fa), e poi un po’ in tutti gli altri comuni della provincia, dai Lepini a Latina, Aprilia, Cisterna, Terracina, Fondi.

Golfo di Gaeta dal Redentore

Il virus è tra noi, c’è sempre stato, ma ora a differenza del passato, lo andiamo a cercare tra le persone facendo più o meno delle retate (drive in) poiché il tracciamento è in grande difficoltà. Gli italiani hanno scaricato l’app Immuni in pochi. Naturalmente è giustissimo continuare a tracciare e a cercare il virus prima che riduca le persone a malati che necessitano di ricovero. E’ probabile che l’acme della diffusione deve ancora arrivare.
Probabilmente a fine ottobre e poi a gennaio e febbraio avremo il quadro esatto dei contagi e dell’efficacia dei tracciamenti. Una cosa l’abbiamo capita: bisogna stanare il virus nei territori, guai a farlo arrivare negli ospedali. E nella vita sociale e pubblica dobbiamo distanziare (85% di efficacia), mettere la mascherina (77% di efficacia), lavare le mani (65% di efficacia). Il virus H1N1 dell’influenza stagionale resta 2 ore sulla cute mentre quello della Sars-Cov-2 ci resta 9 ore. Distanza, mascherina e lavaggio delle mani, ci fanno stare abbastanza tranquilli e sicuri. I test per misurare la carica virale saranno tra poco a disposizione dei medici di famiglia e sarà più facile tracciare.

Nel frattempo bisogna vaccinarsi contro l’influenza stagionale poiché sembrerebbe (ma non c’è evidenza scientifica) che i vaccinati resistano meglio alla Covid-19 e in ogni caso i vaccini antinfluenzali sarebbero un buon discrimine in caso di presenza di sintomi da interpretare. Non bisogna aver paura, dobbiamo osservare le indicazioni che ci vengono dagli organi di Governo e dagli scienziati. Nella storia dell’umanità ci sono stati momenti peggiori.