





|
|||
Serena come una giornata di pioggiaLa gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto Da qualche giorno il cielo muta di continuo. Grandi masse di nuvole grigie e minacciose virano sul viola, svaniscono lasciando una scia rosa. Altre compaiono bianche e soffiate. D’improvviso il limpido svanisce e inizia a piovere, grandina, torna il sole, sorride pochi istanti un arcobaleno e si continua così fino a sera, quando il vento prende a dominare la scena. Colori bellissimi, lontani dall’azzurro interminabile del sereno. Ho un biglietto con me. Cinquanta centesimi, il costo della corriera per un residente. Ci fermiamo a raccogliere qualcuno con la mano alzata. Nell’abitacolo compare una donna, stessa età delle signore già sedute, ma senza maglioncino. Avanza con passo sicuro nei suoi stivali in pelle; la gonna corta davanti e lunga dietro, una folta coda di cavallo e unghie lunghe due centimetri con le quali afferra l’idea che l’età non fa l’abito o viceversa. In un colpo d’occhio al mascara le inquadra tutte. Siede gambe a lato, e in un battito di ciglia ha già conquistato il palco con la sua storia di imprenditrice con decine di dipendenti, ma lei è molto di più – gioca con le mani – sì, lei è generosa e filantropa: – Sapesse, signora mia… Magari è vero, ma il mio pensiero è altrove: – Come farà, signora mia, a lavarsi con quegli artigli rosa?! La coetanea giovanile a quel punto sa di aver perso l’attenzione ma la vuole, la rivuole indietro. Prova con un nuovo argomento: il viaggio. In casa sua tutti soffrivano il mal d’auto, d’aereo, di mare… tutti, tranne lei. Le è toccato sorreggere ogni fronte (e ogni cor) negli spostamenti per anni, finché – durante un viaggio nell’est Europa – ha incontrato l’uomo che le ha svelato il magico effetto del grappino. Un sorso di grappa pura (che nella mia testa fa coppia con aloe vera, ma non chiedetemi il perché) e si può andare ovunque senza alcun problema. Da quel giorno ha salvato tutti i viaggi più uno grazie a questo metodo, e lo testimonia con vigore. Come un venditore ambulante di elisir, ripete: pura, e mostra la quantità con le dita. Fabio – dietro il bancone del bar – mi sorride. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti