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Lettera aperta di un amante di Ponza al sindaco Ferraiuolo

Su segnalazione di diversi lettori pubblichiamo, ripresa dai social, questa lettera di suggerimenti per migliorare l’isola rivolta al sindaco Ferraiuolo. L’autore, Matteo Berlucchi, frequenta da numerosi anni Ponza, dove ritorna ogni anno, sempre più profondamente legato e innamorato.  

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Gentile Sig. Sindaco,
sono uno dei tanti amanti di Ponza che ogni anno decidono di trascorrere le proprie vacanze in quest’Isola meravigliosa.

Non sono a conoscenza dei dati finanziari dell’Isola, ma posso immaginare che il turismo sia molto probabilmente la fonte principale di introiti per gli isolani.

Mi permetto di condividere alcune considerazioni da ‘cliente’ dell’Isola nella speranza che vengano ascoltate come spunti per migliorare la qualità del turismo dell’Isola, e di conseguenza degli incassi e profitti per gli operatori locali, e non come mere critiche fini a se stesse.

Premetto che per venire a Ponza devo fare un viaggio di circa 12 ore in quanto risiedo a Londra. Questo per dire che avendo un ‘raggio’ da coprire cosi’ lungo potrei tranquillamente andare in America, in Grecia, in Spagna, in Francia e cosi’ via. Ma ogni anno, torno a Ponza, con mia gran gioia.

Ponza ha alcuni pregi che trovo quasi del tutto unici per una località turistica estiva e per chi come me ama il mare ‘vero’:

* Mare meraviglioso
* Isola a misura d’uomo (né troppo grande né troppo piccola)
* Libertà per i ragazzi di quasi tutte le età di andare in giro a piedi e da soli (evitando ai genitori di doverli scorrazzare in giro in macchina come in tante altre località turistiche)
* Ottima qualità e varietà di ristoranti, bar, negozi, etc
* Clima ottimo (né troppo caldo né troppo freddo/ventoso)

Trovo però che ci siano alcune cose che potrebbero essere risolte abbastanza semplicemente che metterebbero Ponza al top della lista delle località marittime nel mediterraneo. Ho avuto la fortuna di visitare molti posti nella mia vita, quindi condivido i seguenti punti sulla base di esperienze e cose viste in prima persona in altre località che sono riuscite negli anni a migliorare la propria offerta ed ad aumentare considerevolmente la spesa media dei turisti con un beneficio netto per tutti gli operatori:

* Il turista va trattato come un cliente; il cliente non ha necessariamente sempre ragione ma se un cliente paga per un servizio si aspetta un certo livello di qualità che sta diventando sempre più alto in quasi tutto il mondo; a Ponza questo concetto dovrebbe essere ‘promosso dall’alto’, ovvero dovrebbe essere l’amministrazione dell’Isola a promuovere la ricerca continua di qualità dei servizi a tutti i livelli. Faccio alcuni esempi: nettezza urbana curata (cestini più frequenti, più grandi e svuotati più spesso – raccolta dell’immondizia differenziata e con cassonetti nuovi e puliti – se c’è un problema con il depuratore come quest’anno, interventi tempestivi per evitare che l’odore di fogna avvolga tutta la baia del porto! – pulizia non solo delle strade ma anche dei camminamenti principali (penso alla scala di Giancos che è piena di immondizia perché non ci sono cestini e nessuno passa a pulirla) – pulizia delle due spiagge (Sant’Antonio e Giancos – basterebbe mettere questa come condizione per chi ha la concessione per gli ombrelloni o per l’ormeggio delle barche)
* Ponza non è Mykonos o Ibiza (pulitissime tra l’altro!). Le gente che vuole fare vita notturna va in vacanza lì. La movida di fine luglio o i cori con gli stornelli romaneschi in porto fino all’una di notte non aggiungono nulla all’attrattiva di Ponza, anzi la danneggiano. Anche se un centinaio di persone trovano divertente cantare a squarciagola ‘Fatece largo che passamo noi’, le posso garantire che se queste forme di ‘divertimento’ venissero meno, nulla cambierebbe dal punto di vista degli introiti per l’Isola, anzi, probabilmente migliorerebbero. Non mi risulta ci siano locali simili a Porto Cervo o a Saint Tropez! I locali per la notte possono benissimo esistere in località dove non disturbano le persone che cercano un po’ di tranquillità (Mamafè, Le Terrazze, etc).
* Ponza dovrebbe capire che tipo di ‘clienti’ vuole attrarre e focalizzarsi su di loro: cercare di piacere a tutti è impossibile e da un punto di vista di marketing sicuramente controproducente. Lo sanno bene tutti i proprietari di qualsiasi azienda: se, per esempio, creo prodotti per un certo target, non ha senso cercare di promuoverli con target diversi. E’ come se Gucci facesse una linea economica per cercare di soddisfare i clienti con poca disponibilità economica. Mai successo e mai succederà, perché andrebbe a danneggiare gli introiti dai clienti danarosi che non vorrebbero più essere associati con quelli meno abbienti! A parer mio, Ponza dovrebbe scegliere tra gli Stornellisti e i non-Stornellisti. Non si può (e non si dovrebbe) cercare di accontentare tutti e due!
* L’offerta per chi non vuole andare al mare (per qualsiasi motivo, brutto tempo, voglia di passare una giornata diversa, etc) è praticamente inesistente. Le bellissime Cisterne Romane sono chiuse (perché?), i sentieri per le passeggiate non sono segnati né facilmente trovabili, l’area giochi a Giancos per bambini non offre praticamente nulla, niente tennis, calcetto, etc., programma eventi serali svanito nel nulla. Mi ricordo il cinema all’aperto di Le Forna, i concerti Onde Road, Ponza d’Autore, etc. Mi sembra che si sia andati indietro quando il resto del mondo va avanti
* Nel 2020, anno del Covid e dello Smart Working, l’accesso a Internet è diventato un bene di prima necessità come l’acqua pulita o la nettezza urbana. Quest’anno a Ponza la connettività è peggio che in un Paese del terzo mondo. Senza Internet e’ impossibile per i ‘clienti’ dell’Isola lavorare in remoto (e quindi poter passare più tempo sull’Isola e spendere più soldi), comunicare con amici vicini e lontani per condividere le bellezze di Ponza su Instagram o Facebook facendo pubblicità gratuita, prenotare ristoranti e servizi e via dicendo. Non so quale ruolo l’Amministrazione abbia nell’ambito delle telecomunicazioni ma se l’Isola non investe in un’infrastruttura digitale di primo grado questo porterà inevitabilmente a un danno economico non indifferente negli anni a venire.

Ecco, ho finito. Spero che i miei suggerimenti servano da spunto e come può ben vedere, sono tutte cose che Lei e la Sua Amministrazione potrebbero facilmente risolvere (o almeno provarci).
Mi rammarico che queste iniziative non siano state prese ad oggi perché sono sicuro che avrebbero portato più vantaggi economici a tutta l’Isola (sempre maiuscola!) e a tutti gli operatori, e avrebbero reso più felici i ‘clienti’ come me.

Gli Stornellisti hanno smesso di ululare perché è passata l’una di notte, e quindi vado a dormire.
Con amore sempre immutato per Ponza, Le porgo i miei distinti saluti.

Matteo Berlucchi