Ambiente e Natura

Epicrisi 291. I pariolini partono, i problemi restano

di Luisa Guarino

Settimana molto concentrata quella che si è appena conclusa, con articoli quantitativamente al disotto della media, ma qualitativamente molto significativi. Il posto d’onore, non me ne vogliano politologi, storici e osservatori di varia natura, spetta di diritto al terzetto di pargoli giunto ad allietare non solo il nostro sito, ma la comunità isolana e il mondo intero. Grazie ai piccoli Massimo, Isidoro e Anna, nonostante il momento che viviamo non sia esattamente né felice né facile, sentiamo di essere più forti e più ottimisti. E contiamo fin d’ora su di loro, che tra vent’anni, insieme ai loro amici di poco più grandi, diventeranno il ricambio generazionale più giusto per l’isola di Ponza e i suoi abitanti. Glielo e ce lo auguriamo di tutto cuore, seppure con una premessa imprescindibile: non guardatevi indietro! E soprattutto non guardate a questa stagione disastrosa della nostra isola, non causata né da motivi meteorologici né dall’emergenza Covid.

Ed eccoci caduti subito dalle stelle alle stalle. Prima dell’affondo della minoranza, riportato con ampio spazio nella rassegna stampa di ieri, già i primi giorni della settimana con “Iniziamo a dare i numeri” Martina Carannante punta il dito contro il nuovo costosissimo appalto dell’Amministrazione per la toponomastica e per un inventario delle strutture esistenti nel cimitero dell’isola. Per quanto riguarda la toponomastica – sottolinea l’opposizione – il problema era già stato affrontato nel 2012 e i primi lavori erano stati avviati nel 2014 dall’Amministrazione Vigorelli. Chiamato in causa l’operato dell’ex vice sindaco Eva La Torraca, attuale responsabile degli affari generali del Comune. Mentre sempre dalla rassegna stampa di ieri arriva la notizia delle dimissioni dell’assessore Mimma Califano, al momento non confermate.

L’altro fronte caldo di Ponza, anche se il fenomeno come tutte le estati va attenuandosi con il passare delle settimane, è quello dei cosiddetti “pariolini”, i ragazzi minorenni che dopo la metà di luglio affollano l’isola. Quest’anno non solo la loro presenza si è fatta particolarmente massiccia, ma il loro comportamento ha provocato fastidi e danni. L’argomento viene affrontato dalla Redazione in “La movida di Ponza sul Tg1“, mentre Umberto Prudente con “Ancora sui ‘pariolini‘” segnala un servizio scritto per il quotidiano La Stampa da Gianluigi Nuzzi, che Ponza la conosce bene e vi ha soggiornato fino a qualche giorno fa.

La storia recente rivive nello scritto di Giuseppe Mayda per Storia Illustrata di diversi anni fa, riportato da Fabio Lambertucci, “L’Arcipelago Gulag del regime. Leggi, pene e misure restrittive sul confino“, che riguarda così da vicino l’arcipelago ponziano.
Il testo non presenta novità, ma incuriosisce molto la foto del 1938 di Stefano Bricarelli che ritrae un confinato che alleva polli. La curiosità consiste nel fatto che il confinato in questione potrebbe essere quello descritto da Giorgio Amendola nel suo libro “Un’isola”, in cui racconta il suo soggiorno forzato a Ponza.

Dalla storia alla realtà odierna, purtroppo sempre amara per quanto ci riguarda.
La sottopone alla nostra attenzione Biagio Vitiello in “Si parla di… casa della salute“. Nonostante le promesse elettorali di qualche anno fa, proprio in questi giorni infatti Biagio è venuto a conoscenza che nella provincia pontina queste “case” saranno realizzate, in ben otto località, ma non a Ponza. C’è da aggiungere altro?

Tra gli argomenti di altro genere, accenti di malinconica poesia traspaiono dalle parole di Franco De Luca, che descrive “Attimi… di tramonto” che non sono soltanto i suoi. Mentre malinconia e tenerezza affiorano anche nel ricordo di suo padre Augusto, le cui ceneri si trovano nel cimitero di Ponza, da parte di Cristiana Vanarelli. Ma c’è spazio anche per incontri culturali, come la presentazione a Gaeta del volume di Adriano Madonna “La grotta del maresciallo“, affascinante anfratto sommerso. Nella piazza centrale di Ponza invece i primi di agosto ha aperto i suoi spazi al pubblico la galleria “La Sfinge – Vivere l’arte” di Anna Mazzella, originaria di Ponza e ad essa legatissima. Un’altra figura altrettanto legata a Ponza è quella di Francesco Maria Cordella, attore e regista, che ha presentato a Roma il suo prossimo lavoro, un docufilm sulla vita di Pellegrino Artusi, grande cuoco, storico della buona cucina e autore di importanti testi in materia, di cui sarà protagonista.

A questo punto quest’epicrisi della vigilia di San Lorenzo e in attesa dello sciame delle Perseidi che illuminerà la notte, si conclude. Non prima di aver ricordato ancora una volta la scomparsa di Tina Mazzella di cui abbiamo scritto domenica scorsa, e che ha lasciato un vuoto immenso nella già tanto provata comunità del borgo marinaro di Santa Maria.

 

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