Attualità

Iniziamo a dare i numeri

di Martina Carannante

Il caro amico Sandrone, nella sua epicrisi, esordisce facendo riferimento al grande caldo ponzese, che dà alla testa e fa male…

Qui dal fronte confermo: oltre ai danni già annunciati nell’epicrisi, altri sono in corso d’opera.

Sul sito del Comune di Ponza è comparso un documento che fa pensare che in Amministrazione abbiano deciso di iniziare a giocare al Monopoli. Neanche si inizia a tirare i dadi che già siamo sulla casella dell’imprevisto: torna indietro… senza passare dal Via!

Non importa che piazza Maria Vitiello o Belvedere Pertini siano già stati scelti da un’ apposita commissione che ha improntato e portato avanti il famoso discorso chiamato Toponomastica. Se il nome e il lavoro svolto non piacciono, allora si ritirano i dadi, si impegnano 277.950 € del ricchissimo Comune di Ponza e si reimposta il nuovo lavoro per riassegnare i numeri civici alle strade di Ponza, anche in maniera urgentissima, perché “ATTESA l’urgenza dell’attivazione dei servizi di che trattasi a causa dei disallineamenti che in particolar modo per la toponomastica possono arrecare danni di varia natura all’Amministrazione e agli utenti (tra i tanti: non rintracciabilità per notifica di atti, non rintracciabilità per servizi postali o quant’altro, non rintracciabilità per servizi sanitari quali 118 etc);” come recita il corpo della determinazione  n. 293 del 31/07/2020.

Ma dico io: se è così urgente, perché ricominciare da capo e non continuare ciò che già era stato impostato??

E se il lavoro della Commissione Toponomastica, svolto da ponzesi, ha dato indicazioni molto legate alla storia e ai personaggi dell’isola, le variazioni  che apporterà una ditta esterna rispecchieranno le indicazioni della commissione o seguiranno i suggerimenti di qualche singolo che decide per tutti?
Da quanto è scritto nella delibera la ditta che vincerà l’appalto non ha vincoli al riguardo e potremmo trovare delle intitolazioni che nulla hanno a che vedere con noi.

Nella stessa determinazione, in premessa si legge anche: “Nel Cimitero Comunale di Ponza allo stato attuale non si conosce il numero di manufatti (loculi, ossari, cappelle, posti a terra, etc.) in funzione e che in buona parte non sono stati assoggettati alla formalizzazione pubblica della concessione attraverso apposito atto, ovvero, attraverso la regolare stipula del contratto di concessione e che pertanto è necessario procedere ad un censimento generale di tutti i manufatti esistenti e di quelli che si andranno a costruire del Cimitero Comunale al fine della creazione di una banca dati che permette all’Ente di regolarizzare tutte le concessioni e quindi di permettere, altresì, di regolarizzare i pagamenti annuali delle lampade votive censendo appunto tutte le utenze in parte sconosciute;”

Partendo dal presupposto che già nell’affermazione che enuncia che del cimitero di Ponza non si conosce il numero dei manufatti, c’è molto di paradossale, ma mi chiedo perché pagare qualcuno profumatamente quando basterebbe aprire un cassetto dell’ufficio anagrafe d affari generali per trovare la documentazione legata alle cappelle e ai concessionari dei loculi? E magari con un piccolo impegno in più, perché non  digitalizzare tutto per avere così un archivio ordinato e facilmente consultabile?
Eppure leggo, sempre dal sito del Comune, che proprio in questi giorni è stato rilasciato un permesso di stage formativo di 6 mesi presso l’ente comunale alla dott.ssa Arrigo Fabiana con un impegno di spesa totale di circa 6.000 €.  Tale nuova risorsa potrebbe essere utilizzata in maniera più adeguata, visto quanto tutta questa manovra costa alle casse comunali.

Insomma, il caldo sull’isola si fa sentire e inizia a fare qualche danno…
Fermiamolo prima che ne crei di irreversibili; tiriamo i dadi e speriamo di capitare sulla casella delle probabilità: probabilment’ c’ salvamme!

 

allegati:

Capitolato Speciale dAppalto MePA_det_00293_31-07-2020

det_00293_31-07-2020 toponomastica

det_00292_31-07-2020 stage formativo

 

 

 

1 Comment

1 Comment

  1. vincenzo

    6 Agosto 2020 at 01:40

    Eva è sicuramente ispirata a fare quello che fa da tempo. Mi chiedo: qual è la Musa ispiratrice di Eva?

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