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Il lamento dell’ortolanodi Sandro Russo . Al volgere della stagione, come una minaccia biblica attesa e poi puntualmente inverata, più o meno in concomitanza con l’arrivo dei “pariolini”, ma non sempre… si manifesta nell’orto l’invasione delle cimicette asiatiche. Non bastava la cimice nostrana: Nezara viridula, la comune cimice verde… Dalle parti nostre i primi a farne le spese sono i pomodori (altrove sono stati colpiti interi frutteti); ma in generale sono una seria minaccia per il settore orto-frutticolo. I pomodori punti dalla cimice hanno una caratteristica puntinatura giallastra e sono da buttare Una speranza per i piccoli coltivatori – frutto di una ricerca su internet – viene dalla possibilità di trattare le piante di pomodoro, nella fase dei frutti ancora piccoli e verdi, con una miscela di sapone di Marsiglia e olio di Neen (*) disciolti in acqua (il metodo più biologico che si conosca, senza antiparassitari chimici). Ancora dalla ricerca su internet e dal tam tam tra amici viene una immagine-notizia sulla modalità di schiusa delle uova di questi insetti. La cosa particolare è che quando il primo uovo si schiude, vibra, e per le vibrazioni si aprono tutte le altre Come dire, la meraviglia si annida dove meno te l’aspetti. Vorrei dire la stessa cosa anche per i “pariolini”…
(*) – Olio di Neen, si ottiene dalla spremitura a freddo delle bacche di una pianta (a dispetto del nome) piuttosto nota e diffusa: Melia azedarach o albero dei rosari (chinaberry tree). Le bacche sono tossiche per l’uomo (e i mammiferi in genere) Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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