Ambiente e Natura

Il primo guardiano del faro della Guardia forse ha un nome

di Enzo Di Fazio 

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Era da qualche tempo che l’architetto Giuliano Massari, per un’esigenza legata alla pubblicazione della sua ultima fatica letteraria, mi andava chiedendo, conoscendo il mio interesse per il faro della Guardia, se sapessi chi fosse stato il primo guardiano di questo faro.

Mettendo insieme alcuni frammenti di notizie e grazie alla collaborazione di questi giorni dei fratelli Carlo e Carmelina Bonlamperti (moglie del nostro sindaco) e di Rita Ferraiuolo abbiamo finalmente qualche informazione in più per affermare chi può, verosimilmente, essere stato il primo guardiano del faro della Guardia (o uno dei primi).

Si tratta di Carlo Bonlamperti nato ad Oleggio (provincia di Novara) nel 1835.
Il suo nome è ricordato nel registro dei visitatori al faro della Guardia sulla cui prima pagina si vede annotata la data agosto 1894.  Troviamo a lui indirizzate, attraverso alcuni messaggi, parole di elogio e ringraziamento da parte dei turisti o dei militari che, in quegli anni, facevano visita al faro.

Si ricorda che il faro della Guardia venne costruito tra il 1882 ed il 1886, anno in cui poi sarà attivato.

Carlo Bonlamperti nasce carabiniere e, nel 1859, durante la seconda guerra di indipendenza, viene ferito.
Trasferito a Napoli diventa farista che è sempre stata, allora come oggi per i pochi rimasti, una figura paramilitare.
Successivamente, sempre con le stesse funzioni, viene mandato a Ponza. Qui conosce e sposa Maria Albano. Dall’unione nascono diversi figli tra cui, il 19 marzo 1878, Giuseppe Antonio (nonno di Carmelina e Carlo) che diventerà negli anni a venire anche lui fanalista.
E’ probabile che Carlo all’arrivo a Ponza sia stato destinato al vecchio faro della Madonna che era operativo già dal 1858 e, successivamente, viste le testimonianze del registro delle visite, sia stato mandato a ricoprire il ruolo di reggente del faro della Guardia.
Nel 1886 Carlo ha 51 anni e già un’adeguata esperienza per guidare un faro così prestigioso come quello della Guardia che, con una portata di raggi fino a 26 miglia, è classificato  ancora oggi, nonostante gli acciacchi, il più importante del Basso e Medio Tirreno.


Da lì in avanti la famiglia Bonlamperti, attraverso tre generazioni, sarà sempre presente nella storia e nella vita del faro della Guardia
Avendo cominciato con Carlo, proseguirà con Giuseppe Antonio e, negli anni 50, con Giovanni (classe 1908), il padre di Carlo e Carmelina.

2 Comments

2 Comments

  1. Rita Ferraiuolo

    9 Luglio 2020 at 12:10

    Sono Rita e tengo a dire che, nel mio piccolo, mi ha fatto piacere collaborare. Come tutti i figli dei fanalisti il faro è nel mio cuore!
    L’articolo pubblicato è una bella testimonianza del passato.

  2. Carmelina Bonlamperti

    10 Luglio 2020 at 14:40

    Caro Enzo, ti ringrazio anche a nome dei miei fratelli Giuseppe, Carlo e Maria Rosaria per l’impegno posto nella ricerca di notizie sul passato del nostro bisnonno Carlo.
    C’è da aggiungere che i figli dei fanalisti, quale anche tu sei, hanno maturato una particolare caratteristica e cioè quella spiccata sensibilità ai valori romantici, della meditazione, della bellezza e della solidarietà verso il prossimo, che viene dal fatto di aver vissuto l’infanzia tra i colori del creato, in un contesto generalmente isolato e silenzioso, in cui certamente l’ambiente naturale ha avuto una parte sensibilmente importante nel formarne la tempra. Di fronte alla magia del faro, vivevamo la felicità dell’immenso. Grazie ancora!

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