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Un secondo comunicato della Pro Loco di PonzaProposto dalla Redazione . Pubblichiamo il comunicato stilato dopo l’Assemblea dei Soci della Associazione Pro Loco di Ponza dello scorso 27 maggio
Si è ribadito quanto già esposto nella lettera inviata ai Soci il 13/05 (leggi qui; per un successivo chiarimento di Tommaso Andreozzi, leggi qui) e cioè che la chiusura è stata determinata, non da motivi economici, ma a causa delle difficoltà di collaborazione con l’Amministrazione Comunale che, nonostante i numerosi tentativi intrapresi, non hanno portato azioni concrete e comportamenti atti a migliorare la vita dei residenti e dei vacanzieri. Idee che riguardavano il potenziamento, con mezzi più capienti, della linea di navigazione con Anzio, visto il dimezzamento della capacità di trasporto delle unità e l’enorme bacino di utenza romana, la fruizione alla balneazione della spiaggia di Giancos, la pulizia della spiaggia di Sant’Antonio per renderla fruibile all’utilizzo dei turisti, al miglioramento del decoro urbano, l’urgente pulizia delle poche discese a mare fruibili dai turisti in zona Le Forna, la riapertura in totale sicurezza delle Cisterne Romane, il potenziamento dei servizi informatici come previsto dalla normativa e dal piano per Ponza, l’organizzazione dei trasporti terrestri per il collegamento con Le Forna. La constatazione dello stato di abbandono in cui versa la nostra isola in piena stagione turistica; l’assenza di una programmazione atta ad affrontare il delicato periodo storico e tutte le altre criticità esposte nella precedente missiva, hanno causato nelle nostre coscienze un profondo stato di prostrazione ed impotenza per l’incapacità nel poter informare in maniera adeguata e professionale chi, quotidianamente, chiede al nostro ufficio tutte le notizie necessarie per programmare una vacanza a pari di tutte le altre destinazioni turistiche. I soci hanno condiviso le ragioni e sostenuto, in maggioranza (solo 2 contrari), la scelta effettuata, nonostante il rammarico e la consapevolezza di tener chiuso un importante servizio turistico. Dalla discussione è emerso altresì la volontà di rivalutare tale decisione, nell’interesse generale dell’isola, nel caso in cui si dovessero verificare condizioni tali che dimostrino un cambio di rotta nei comportamenti dell’attuale Amministrazione e delle decisioni che si ripercuotono direttamente ed indirettamente sulla politica turistica. L’Assemblea dei Soci della ProLoco di Ponza
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Mi sto chiedendo: si può fare a meno della pro-loco?
Evidentemente sì!
Se il presidente – con la quasi unanimità dei soci – decide di chiuderla evidentemente non ritiene indispensabile, “vitale”, il suo servizio pubblico.
Se al contrario il presidente riteneva vitale l’apporto della Proloco, per salvare
1) un minimo di immagine dell’isola.
2) dare indicazioni ai turisti che – malgrado pandemie e disorganizzazione storiche dell’isola -, avevano anche questa estate scelto di farci visita.
3) per dare sostegno agli operatori turistici che malgrado tutto tentavano di fare la stagione.
4) per organizzare qualche manifestazione e pulire qualche sentiero o spiaggia
Se tutto questo lo poteva fare solo la Proloco io penso che la scelta di chiudere l’ufficio sia stata sbagliata.
I servizi indispensabili non possono dipendere dalle incompatibilità personali, né politiche.