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La vacanza ponzese del ministro degli Esteri

di Silverio Lamonica

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Oltre alla stampa cartacea e a quella online, anche i social hanno dato ampio spazio alla notizia della venuta a Ponza di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, per una breve vacanza, qualche giorno fa.

Quando si muove un personaggio di un certo calibro, sui social i commenti si sprecano. Anche io ne ho “postato” uno:

“In pratica il Ministro degli Esteri inaugura l’Estate Ponzese 2020. Al di là degli orientamenti politici che non c’entrano, qui bisogna sottolineare la figura istituzionale, considero questo fatto un ottimo auspicio per l’afflusso di turisti anche dall’estero a Ponza”.

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Nello scritto ho sottolineato che politicamente non sono schierato col ministro, però apprezzo la sua venuta a Ponza, così come ho apprezzato ed apprezzo l’interesse per Ponza dei politici di qualsiasi schieramento.

Mi fa piacere che la mia frase abbia riscosso ben 34 like (mi piace). E tante altre persone hanno espresso soddisfazione e plauso, riscuotendo altrettanto apprezzamento.
Ma ciò che lascia l’amaro in bocca è il becerume che purtroppo si è costretti a leggere, in questi casi.

Il dissenso è ammesso, ci mancherebbe altro, ma esprimerlo con tanta violenta rozzezza non solo è fuori dalla norma, ma rivela una grave patologia cerebrale, tale da consigliare un T. S. O. di igiene mentale.

Volendo pur sorvolare su espressioni simili: “Ha infangato anche Ponza (V. M.)” oppure “Ci avete misurato la temperatura (R. C.)” e ancora “Ma hanno riaperto il Carcere Borbonico? (G. M.)” , frasi comunque discutibili e di pessimo gusto, ma nel terzo millennio, come si fa a pronunciare espressioni del genere:

Quello porta sfiga! Dovevate affogarlo! Faccio gli scongiuri! Mi gratto, mi tocco! (A. M. M.) il più esagitato che ha ripetuto la medesima castroneria a più non posso. Cui se n’è aggiunto un altro “Sì, porta sfiga! (P. I.)”. Patetiche macchiette.

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Sappiamo quanta sofferenza portò la diceria della sfiga a personaggi dello spettacolo, tra cui la compianta Mia Martini. Ciò sta a dimostrare che certa gente sprovveduta (per usare un’espressione benevola) c’è sempre stata.

Ripeto, si tratta di pochi soggetti che purtroppo ammorbano la società in cui viviamo, con le loro idiozie. Speriamo che nel nostro caso questi “sprovveduti” non si augurino che l’estate ponzese vada male, affinché si avverino le loro assurde, malefiche farneticazioni (in tal caso sarebbero proprio da ricovero immediato). Si tratta, in sostanza, di soggetti che non conoscono le sfumature: “O è bianco o è nero”, “O con noi o contro di noi” e qui mi sovviene un periodo per niente felice della storia italiana.

Infatti, più che sfiga, un danno incalcolabile a Ponza lo portò proprio il fascismo istituendovi il confino politico, che precluse all’isola uno sviluppo turistico, pur avendone i requisiti per bellezze naturali al pari delle isole campane.

La cosa più importante è che Ponza ha accolto sempre con grande piacere le personalità politiche di qualsiasi orientamento, così come le personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo e li ha sempre ringraziati per la loro presenza.

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Così qualche giorno fa Ponza ha dato il benvenuto a Luigi Di Maio, ministro degli Esteri in carica, con l’auspicio che il suo breve soggiorno sia stato gradevole e che ritorni ancora in quest’isola meravigliosa, dai tramonti fiabeschi.