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2 Giugno. 1946-2020, il compleanno della nostra Repubblicadi Sandro Vitiello . Oggi in tutta Italia si festeggia l’anniversario della Repubblica italiana. Settantaquattro anni fa oggi, gli italiani furono chiamati a scegliere se volevano continuare ad avere un regime istituzionale monarchico oppure se optare per una delle forme più moderne di democrazia: l’ordinamento repubblicano. Uno dei segnali più forti di questo passaggio fu il diritto di voto alle donne. Mai nella storia d’Italia le donne avevano avuto l’opportunità di decidere il destino comune attraverso la scheda elettorale. Gli italiani scelsero la Repubblica e l’imbelle regime sabaudo venne archiviato, non senza polemiche. Oggi ricordiamo quel momento storico fondamentale attraverso le parole di una giovane ragazza di Foligno, Maria Rosaria Tradardi, che con le pagine del suo diario ci fa una cronaca di quei giorni. Buona festa della Repubblica. Maggio 1946 20 giugno 1946 Appendice del 4 giugno (cfr. commento di Sandro Russo) Riporto perché assolutamente pertinenti, il commenti comparsi nelle “Lettere a Augias” su la Repubblica di ieri 3 giugno. In chiaro e in file .pdf in fondo. 3/6/2020 Quei tre giorni di giugno che ci hanno reso liberi Gent.mo Augias, all’approssimarsi del 4 giugno rivedo lo scenario di un giorno lontano che, bambina, ho vissuto. Ho visto quel che restava della temuta armata tedesca, la Wehrmacht, soldati insanguinati, bendati alla meglio, avviati per il Corso, forse per raggiungere la Cassia e poi, chissà, la Germania. Intanto arrivavano le prime jeep degli Alleati: si fermavano sotto il fatidico balcone di palazzo Venezia, sorridendo alla folla, tiravano caramelle e cioccolatini, i primi che vedevamo dopo anni. Quel giorno mi è rimasto nel cuore: la liberazione dall’incubo nazifascista, la riacquistata facoltà di parlare, d’incontrarsi, di cantare. Oggi abbiamo un nemico diverso, meno visibile, ma non meno pericoloso. Allora facemmo appello alla disobbedienza. Oggi ci è richiesto di osservare le norme del governo e degli scienziati per non peggiorare la situazione. Occasione per dimostrare di essere cittadini di un Paese fiero della sua Costituzione e del suo Presidente della Repubblica. Il 2 giugno è grande festa, ma per i romani il 4 non è da meno. La risposta di Augias 25 milioni di italiani su 28 (per la prima volta le donne) presero parte al voto che doveva scegliere la forma istituzionale dello Stato ed eleggere i componenti dell’assemblea costituente. Poi c’è l’altra data ricordata nella lettera, il 4 giugno di due anni prima — 1944 — liberazione di Roma dal nazifascismo vissuto da molti, compresa la mia famiglia, come un incubo durato nove interminabili mesi. Ho parlato qualche volta con Ettore Scola di quella data che per chi era bambino è rimasta indimenticabile. Meditava di fare un film su quelle giornate, lo interessava il capovolgimento repentino da una situazione a quella opposta, la perdita di potere e la fuga disperata di chi, fino a poche ore prima, aveva diritto di vita e di morte. Parlando con Scola e leggendo la lettera della gentile corrispondente mi sono reso conto che conserviamo tutti gli stessi ricordi: soprattutto le jeep con i soldati sorridenti che tiravano le caramelle e le gomme da masticare — era un po’ come allo zoo, però pareva bellissimo, dalle fotografie dell’epoca si legge sui volti qualcosa di molto vicino alla felicità. Volendo ci sarebbe poi un’altra data, il 6 giugno sempre del 1944. Il D day, lo sbarco in Normandia, la più grande impresa anfibia della storia militare giustamente ricostruita in saggi e film — uno per tutti Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg. A detta degli storici tra i grandi eventi che decisero le sorti del conflitto ci furono l’eroica resistenza dell’Inghilterra durante il blitz del 1940. La strenua resistenza e la vittoria sovietica a Stalingrado, dopo sette mesi d’assedio e di bombardamenti tra il 1942 e il ’43. Infine, lo sbarco in Normandia del 1944 che aprì il secondo fronte e la strada verso la vittoria. In file .pdf: La Repubblica del 3 giugno. Per la ricorrenza del 2 giugno 2020. Lettere ad Augias 2 commenti per 2 Giugno. 1946-2020, il compleanno della nostra RepubblicaDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Come si vede dalla tabella nel sud prevalse la monarchia. Il ministro Romiti fu il regista di queste elezioni. Per le elezioni amministrative fece votare prima le regioni del nord-centro più repubblicane poi ci fu il referendum e poi le amministrative al sud.
Una bella furbata (democratica?)
https://angeloforgione.com/2017/06/02/sud_monarchico_referendum1945/
Riporto perché assolutamente pertinenti, i commenti comparsi nelle “Lettere a Augias” su la Repubblica di ieri 3 giugno. In chiaro e in file .pdf nell’articolo di base.
Sono ricordate le date del 2 giugno 1946, quella del 4 giugno 1944 (due anni prima) della liberazione di Roma dai nazifascisti con l’entrata degli americani; e infine il 6 giugno 1944, il D-day dello sbarco in Normandia dei soldati americani.
Evidentemente anche Augias, nominando Ettore Scola e il film di Spielberg (Salvate il soldato Ryan – 1998), annette una grande importanza al ricordo della storia fatto attraverso il Cinema e i filmati (d’epoca e successivi)