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Giugno

Poesia proposta e tradotta da Silverio Lamonica

 

Diamo il benvenuto al mese di giugno con una poesia di Victor Hugo (1802 – 1885), Nuits de juin , Notti di giugno, tratta dalla raccolta Les rayons et les ombres,  Raggi e Ombre – 1840

Il poeta francese parla del parfum enivrant, il profumo inebriante che proviene dalla campagna. Non meno inebrianti sono i profumi del mare e delle ginestre in fiore che a Ponza, a Ventotene o in altre località marittime, avvertiamo al mattino presto, appena alzati, affacciandoci al balcone o alla finestra.

[1]

 

Nuits de juin

Victor Hugo

L’été, lorsque le jour a fui, de fleurs couverte
La plaine verse au loin un parfum enivrant ;
Les yeux fermés, l’oreille aux rumeurs entrouverte,
On ne dort qu’à demi d’un sommeil transparent.

Les astres sont plus purs, l’ombre paraît meilleure ;
Un vague demi-jour teint le dôme éternel ;
Et l’aube douce et pâle, en attendant son heure,
Semble toute la nuit errer au bas du ciel.

Victor Hugo, Les rayons et les ombres

 

[2]

Notti di giugno

Quando  il giorno trapela d’estate,
la pianura coperta di fiori
l’inebriante fragranza riversa;
ad occhi chiusi
e l’orecchio alle voci socchiuso,
nel  dormiveglia si è immersi.

Più pure  le stelle, più nitida è l’ombra;
tinge una vaga penombra la cupola eterna;
e l’ alba dolce e pallida, appressandosi l’ora,
sembra errare per tutta la notte
laggiù in fondo, nel cielo.

 

Le foto sono di  Rossano di Loreto (Alba su Ponza) e di Luigi Coraggio (Alba su Ventotene e Santo  Stefano)