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Antologia di bufale e un appello seriodi Tano Pirrone . Il riferimento per il presente scritto è l’articolo del prof. Pagano pubblicato stamattina sul sito: “Il mondo che verrà” Non c’è un attimo di respiro: finisco or ora di scrivere un articolo sui propalatori (untori!) di fake news (più italianamente, bufale); sto raccogliendo materiali sulle spudorate accuse al Governo italiano (prego la redazione di pubblicare l’appello “Basta con gli agguati” – e daje! – che invio a parte – cfr. estratto e link in fondo a questo articolo); ho ancora nelle orecchie – e nel cuore – “L’Internazionale”, inno satanico (come minimo!) dei lavoratori di tutto il mondo, che mi capita il solito articolo pseudo scientifico (basta poco per avere l’aspetto professorale: poche citazioni che sembrano dotte o il riferimento ad uno qualsiasi dei tanti istituti universitari americani, tanto nessuno mai andrà a controllare). L’autore in questione comincia a sparare ******* (usare uno a scelta dei seguenti sinonimi, che il pudico Zingarelli e l’austera Treccani riportano: cretinate, scemenze, sciocchezze, scemate, cavolate, stupidaggini, stupidate, idiozie, fesserie, bestialità, banalità, bazzecole, piccolezze, inezie) secondo la più classica delle modalità e con lo scopo di fare propaganda alle idee (oddio, non sarà troppo?!) trumpiane. Così, secondo quanto leggo, il povero Trump è accerchiato: da una parte la Cina ha inventato e diffuso il Covid-19 per fargli perdere le elezioni di novembre, dall’altra la solita élite ha messo in atto un piano diabolico per sottomettere il mondo. Tutto questo po’ po’ di personaggi contro tutti, Trump per primo, il defensor mundi, povero piccolo biondino indifeso, che con poche lire ci avrebbe salvato: una punturina di candeggina e il cattivissimo virus cinese (ha gli occhi mandorla?) sarebbe svanito. Vorrei fermarmi qui, mi sembra sufficiente, ma non scemando (si può dire!) la rabbia indottami dalla mattutina lettura dell’articolo di Pagano, decido di aggiungere qualche altra considerazione:
Una cosa in ultimo vorrei dire, al fin della licenza, senza acredine, né rabbia, né preconcetti: gli americani, al netto dei pingui depositi nucleari, non potranno andare contro la deriva in atto; questo sarà il secolo della Cina, se ne rendano conto. In trent’anni hanno fatto un balzo in avanti di un secolo almeno e la “lunga marcia” è appena cominciata. I Cinesi sono interpreti ineguagliati di grandi marce, camminano lentamente ma arrivano. Non ci saranno predoni inglesi a rubare le piantine del tè, stavolta. Non ci saranno i monti del Cashmere a ricevere le tenere radici e nutrire le Camellia sinensis (L.). Chiudo: aveva ragione mia nonna, sopravvissuta alla Spagnola (ma che non avrebbe superato una pioggia di belinate (mi si consenta il pur opportuno genovesismo) come queste, di cui oggi mal volentieri mi occupo,): “Un bel tacer non fu mai scritto!”. Note (*) – A coniare il soprannome “Deranged Donald” (“Donald il folle”) è stato George Conway, noto legale conservatore e suo acerrimo nemico su Twitter, nonché (la vita è strana) marito della fedelissima consigliera del presidente Kellyanne e padre dei suoi quattro figli. (**) – Secondo un rapporto dei “Centers for Disease Control”, il 39,8% degli adulti e il 20,6% degli adolescenti statunitensi sono obesi. Tra i bambini compresi tra i 6 e gli 11 anni gli obesi sono il 18,4%, mentre nei piccoli tra i 2 e i 5 anni la percentuale è del 13,9%. Il tasso di obesità tra gli adolescenti è aumentato del 33% tra il 2000 e il 2016 e di circa il 30% tra gli adulti. *** Ieri – insieme a molti altri – ho firmato questo appello del Manifesto (nel link sottostante), da cui riporto il periodo finale: Il problema di questo paese non sono gli italiani, che si stanno dimostrando in media più che all’altezza della situazione, peraltro aggravata in qualche caso da gestioni regionali arroganti e approssimative. Il problema sta nella sua classe dirigente, tra i registi dell’opinione pubblica o dentro quello che si diceva un tempo “il ceto intellettuale”. Dove il segmento per quanto ci riguarda più problematico è proprio quello “democratico”. Dalla destra populista non ci attendiamo nulla e ce ne guardiamo. Non ci incantano le sue repentine conversioni al liberalismo nel nome del “tutto subito aperto, tutti liberi”. Ci preoccupano gli altri, invece, i democratici “liberali”, i grandi paladini della democrazia e della Costituzione, i cui show disinvolti e permanenti non fanno proprio bene al paese, anzi lo danneggiano. 2 commenti per Antologia di bufale e un appello serioDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Annuncio a sorpresa del Premier Giuseppe Conte, ieri sera, confermato da agenzie e quotidiani: il Capo del Governo ha invitato a Roma Bill Gates (membro dell’Elite, vedi articolo). Non so che pensare. Si conferma il disegno della Cupola mondiale, e la visita del ‘benestante’ è legata al tentativo di allargare la loro cerchia elitaria? Chi potrebbe essere l’adepto? Ci ho pensato tutta la notte (tranne le quattro ore di sonno obbligatorio) e stamani, erano le cinque e affacciato alla mia solita finestra ad ascoltare un superbo concerto di voci a contrasto (uccelli, naturalmente) ho capito il motivo della visita, ho avuto la visione: coinvolgono Jeeg Robot!
E’ la fine!
Quindi, se ho capito bene: la Cia con il 5G ha infettato un pipistrello che morse un cane che morse un gatto che si mangiò un topo vivo che un cinese al mercato comprò e che poi vendette a Bill Gates che infettò il mondo per far soldi col vaccino e controllarlo con le App?