- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

La Giornata della Terra, un video per celebrarla

proposto dalla Redazione

[1]

.

I giornali di ieri hanno riportato una notizia, di quelle strane che questa pandemia sta generando: il crollo del prezzo del petrolio che, addirittura è andato sottozero, fino a spingere i produttori del Texas a pagare chi va a prenderselo.
Un paradosso che diventa realtà
, ha titolato Federico Rampini un suo articolo su la Repubblica.
Cosa sta accadendo?
I produttori di petrolio con una domanda crollata e le capacità di stoccaggio esaurite sono costretti all’impensabile: pagare i clienti purché accettino di prendersi le eccedenze di quello che un tempo chiamavano “oro nero”
Il fermo dell’economia globale, la cui crescita è correlata per molti versi al consumo del greggio, sta mettendo in crisi il settore dell’estrazione e la vendita di questa materia prima, legata a vicende che spesso rimandano a storie di inquinamento e tragedie ecologiche di cui la nostra memoria è piena.
Oggi si ricorda la 50^ Giornata Mondiale della Terra, istituita per celebrare la vita e la bellezza del nostro pianeta, e forse non tutti sanno che la sua nascita maturò nel momento storico in cui il mondo cominciò a prendere coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio.
Era il 28 gennaio del 1969 quando a Santa Barbara in California 100mila galloni di greggio si riversarono in mare uccidendo decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini.

[2]

[3]

L’opinione pubblica ne rimase scossa e gli attivisti, con alla testa l’ambientalista John McConnell, nell’ottobre del 1969, durante la conferenza dell’Unesco a San Francisco propose una giornata per celebrare la Terra e promuovere la pace.
Per lui celebrare la vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.
Da allora la popolazione del pianeta è quasi raddoppiata, la temperatura della terra è aumentata, i ghiacciai hanno cominciato a sciogliersi e tanti sono stati i fallimenti sugli impegni assunti per ridurre il riscaldamento globale. Grandi speranze erano legate alla Conferenza ONU sul clima che si doveva tenere a novembre a Glasgow e che è rinviata alla primavera del 2021.
Il disastro umano, sociale, economico, conseguente alla pandemia, e la necessità/tendenza di destinare il massimo delle risorse finanziarie alla rinascita economica dell’intero pianeta rischiano di far perdere di vista il problema climatico, proprio nel momento in cui il virus Covid-19, costringendo il mondo a fermarsi, ha messo in evidenza gli errori fatti e permesso alla natura di riappropriarsi degli spazi occupati fino a pochi mesi fa solo dagli essere umani.
Un bel video, proposto oggi da Repubblica ce lo ricorda e ci induce a fare qualche riflessione. Tutto quello che è accaduto e che comunque sta cambiando le nostre abitudini  può darci l’occasione per progettare un nuovo mondo e riconciliarci con la Terra.

Earth Day, effetto lockdown, Così la terra è tornata a respirare  [4]

***

Appendice.1. – cfr in Commenti

Dal giornale di oggi: La lettera di Corrado Augias. Repubblica 22 apr. 2020 [5]
“Come un cane quando esce dall’acqua”