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Giuseppe Conte e le ragioni dell’Italia

di Sandro Vitiello

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Per chi se la fosse persa ieri sera poco dopo le 19,30 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa molto attesa [1].

E’ noto che gli industriali stanno facendo pressioni perché le fabbriche riaprano.
I sindacati per bocca di Landini hanno minacciato lo sciopero generale se non saranno date adeguate garanzie che la pandemia non abbia a colpire ulteriormente, soprattutto chi è costretto per motivi di lavoro ad uscire di casa.

Conte ha detto sostanzialmente che il lockdown (starsene a casa) continuerà fino al tre di maggio, tranne piccole concessioni.

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Ha spiegato e difeso con forza la difficile trattativa che in sede comunitaria l’Italia sta portando avanti per avere a disposizione contributi e linee di credito per affrontare l’emergenza sanitaria e la crisi economica che ci arriverà addosso.

Si è assunto la responsabilità delle scelte fatte e senza troppi giri di parole ha accusato, facendone i nomi, i leader dell’opposizione Salvini e Meloni di portare avanti con notizie false e polemiche infondate un attacco al governo e al lavoro che si sta facendo per salvare l’Italia in uno dei momenti più drammatici della sua storia.
Sono state parole asciutte, dure e motivate che, accompagnate da un tono che evocava tutta la drammaticità del momento, sono arrivate al cuore degli italiani.

Nel giro di pochi minuti i social network e gli organi di stampa hanno rilanciato il messaggio del presidente del Consiglio e sia Salvini che la Meloni hanno risposto rinfacciando a Conte il suo attacco.

Si è scatenato un dibattito mai visto e per la prima volta da tanto tempo a questa parte, o forse da sempre, la macchina comunicativa dei partiti della Meloni e di Salvini, è stata sopraffatta da migliaia di commenti fortemente critici nei confronti di questi due signori e del loro messaggio politico. Addirittura la pagina Instagram di Salvini è andata in tilt a causa delle migliaia di interventi, quasi tutti fortemente critici nei suoi confronti.

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Mai credere che l’annullamento dell’avversario politico sia un risultato da perseguire ma ieri si è assistito ad un ribaltamento completo del quadro politico. Non tanto a livello istituzionale, quanto nel modo di percepire la comunicazione politica.

Fino ad ieri i due leader della destra hanno usato in piena libertà tutto quello che potevano per delegittimare l’operato del governo e dei partiti avversari; senza nessuna coerenza con quanto affermato in altre occasioni.
Da oggi le loro parole, le loro scelte, gli amici che si sono trovati in giro per l’Europa – i peggiori nemici dell’Italia, come l’olandese Thierry Baudet – sono diventate un’arma rivolta contro di loro.

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Le fake news a cui spesso hanno attinto per avvalorare certi ragionamenti, che tanto hanno funzionato fino a poco tempo fa, si sono mostrate per quello che sono.
False notizie che fanno solo del male al nostro paese, all’Italia tutta.

Serve autorevolezza per andare a trattare nei luoghi in cui si decide anche il nostro futuro e ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato autorevole.