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Dalle fake news mi salvi Iddio che dal Coronavirus mi salvo io…

di Tano Pirrone
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Delle due epidemie in corso nel nostro paese non riesco a decidere quale sia la più pericolosa, quella che inciderà di più sul futuro del nostro paese.
La mia è chiaramente un’esagerazione, un espediente dialettico, per mettere in risalto la pericolosità sociale della diffusione continua di false notizie da parte di imbecilli che non hanno nient’altro da fare; o da perversi attentatori del bene comune che godono nel vedere la loro vacuità maligna riflettersi sul volto impaurito di tante persone già impegnate a fondo nel contrastare il periodo più complicato della loro esistenza; o da “centrali” organizzate per diffondere paura, scoraggiamento e disobbedienza civile nei confronti delle iniziative di contrasto, che con fatica ed enorme dispendio di risorse (umane e finanziarie) le nostre istituzioni varano, costituendo di fatto un esempio per tutti gli altri paesi colpiti dalla calamità.

Non sapendo più dove rivolgere la loro maligna attenzione, da qualche giorno sono partiti lancia in resta contro gli animali domestici, mettendo in giro voci allarmistiche sulla pericolosità di cani e gatti, nuovi e insospettabili protagonisti.
Come prescrive il “Breviario del piccolo (di cervello e di etica) untore”, partono da una notizia vera per poi farla deviare a conclusioni false, ma che – soprattutto per gli ingenui, poco accorti e informati lettori di giornali, vuoi di carta o online, o frequentatori dei social – diventano verità assolute, verbo divino.

La famosa e indiscutibile virologa Ilaria Capua qualche giorno fa in un programma radiofonico ha dato la notizia di due gatti infetti, uno in Belgio e uno a Hong Kong (vero, ci sono anche due cani ad Hong Kong).

Riccardo Luna
, che tiene su La Repubblica una rubrica giornaliera, “Vero o falso”, in cui smonta in modo documentato, chiaro e incontrovertibile le falsità diffuse, ne parla nell’edizione di oggi 5 aprile. Lo fa con l’autorità e l’esperienza acquisita con il suo lavoro (è fondatore, fra l’altro di Wikitalia (1) ed è stato chiamato a far parte della task force di otto esperti di fake news nominata dal sottosegretario Andrea Martella. Ne dà annuncio nell’incipit dell’articolo odierno, aggiungendo che l’agenzia «Non sarà un Ministero della Verità e non si occuperà di opinioni».

A proposito dell’argomento specifico (gli animali domestici), scrive, collegandosi alle dichiarazioni della Capua: « […] Da qui hanno dedotto che gli animali domestici sarebbero contagiosi. In realtà finora è accaduto il contrario: sono gli esseri umani ad aver infettato gli animali, ha chiarito l’Istituto Superiore di Sanità ribadendo che per ora (“ad interim”) non esiste alcuna evidenza che cani e gatti abbiano un ruolo nel contagio, ma che, al contrario, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da Covid-19. In tutti gli altri casi “gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere soprattutto in periodi come questo”».

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Nota
(1)
– Wikitalia è l’iniziativa nata da “un gruppo di appassionati di web e democrazia, per realizzare una piattaforma da mettere gratuitamente a disposizione delle città italiane dove sviluppare degli strumenti in open source che garantiscano la trasparenza della politica, consentano il riutilizzo dei dati pubblici e favoriscano la partecipazione dei cittadini”. Si ispirano al modello inglese di MySociety, attraverso il quale oltre 200mila cittadini britannici hanno scritto ai propri parlamentari e promosso azioni di tutela del decoro pubblico, e all’omologo statunitense CodeforAmerica.

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