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Ricerca, un appello piccolo ma importante

di Luisa Guarino
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Durante lo scorso weekend nelle maggiori piazze italiane si sarebbe dovuta svolgere come ogni anno la manifestazione a sostegno dell’Aism, Associazione italiana contro la sclerosi multipla, in collaborazione con Trenta Ore per la vita.
Per l’occasione sarebbero state offerte piante di gardenia e di ortensia, per aiutare la ricerca con un fiore, oppure due, nell’operazione intitolata “Bentornata gardenia”.
Per l’emergenza coronavirus anche quest’iniziativa è saltata ed è stata rinviata a settembre; è comunque possibile inviare fino a domenica 29 marzo un sms al 45512, che era stato già attivato e pubblicizzato sui giornali, donando 2 euro da cellulare, e da 5 a 10 euro da rete fissa a seconda dei gestori telefonici. Per l’intera settimana, dal 23 al 29 marzo la Rai avrebbe dovuto ospitare appunto la manifestazione “Trenta Ore per la vita”, condotta come di consueto da Lorella Cuccarini e Rita Dalla Chiesa.
Contatti telefonici: 06.397255571 / Numero Verde 800 30 90 30.

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Ricordiamo altresì che tra breve sarebbero dovute essere messe in vendita anche le uova di Pasqua per sostenere l’Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma. Anche in assenza di questa iniziativa non dimentichiamo di effettuare una donazione. Le persone più attente avranno certamente notato nelle settimane scorse su riviste e settimanali l’immagine di un uomo con la mascherina di protezione su cui campeggiava la scritta “Io sono a rischio: i pazienti immunodepressi oggi hanno ancora più bisogno di te”. Per maggiori informazioni: www.ail.it [3]; c/c 873000. Ci si può rivolgere anche alla sede Ail più vicina, quella di Latina ha i seguenti recapiti: [email protected] [4]; tel. 0773.489917. Il messaggio dell’Associazione è il seguente: “Restiamo a casa, ma salviamo la ricerca con le donazioni”.

L’invito dunque che rivolgo a tutti, e prima di tutto a me stessa, è di non dimenticare di offrire sempre il nostro sostegno alla ricerca, pure in presenza della gravissima emergenza di questi mesi. I malati di sclerosi multipla e di leucemia, insieme alle loro famiglie, hanno bisogno di noi.
In condizioni diverse, in un mese di marzo come tutti gli altri, saremmo andati in piazza, avremmo comprato una pianta o due, una gardenia e un’ortensia; un uovo di Pasqua o due, al cioccolato fondente o al latte. Facciamolo lo stesso, seppure virtualmente, ma con solidarietà reale.