Ambiente e Natura

È qui la primavera

di Rinaldo Fiore

 

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Da anni non mi sedevo sul prato per godere della vista dei miei alberi, e del loro profumo, in piena fioritura…
Oggi l’ho fatto con l’odore del prato tagliato di fresco scorgendo una robusta formica trascinare la sua preda verso un nido invisibile… poco più in là tre tronchetti di albicocco, resti di una pianta bellissima portatore di frutti a mille a mille, che
mi faceva sorridere per quanto era esagerato. Morto senza un perché.
Da ogni lato mi abbracciano piante meravigliose che preparano prugne a decine e olive e arancini… I più modesti i cavoli neri allungano verso il sole i loro fiori gialli… il melo stenta forse perché povero di terra e d’acqua e un po’ defilato rispetto ad altre piante più amate.

Un tappetino di piante d’aglio e cipolle corona la vista nascondendo quasi un noce maestoso accanto alle avellane.
Il limone, forse il più antico dei miei acquisti e il più maltrattato porge nuove foglie ancora senza fiori… il fico ancora piccolo mostra gli abbozzi di foglie e frutti di un ottimo sapore.

La cannucciata aspetta i fagiolini e nuova terra fertilizzata, per quando potrò uscire a comprarla. Il rovo gigante che soffoca l’uva pizzutella piange per rami e spine asportate con una cesoia. Usa questo strumento… usa quell’altro… se non ci metti forza e tempo non li tagli, questi rovi robusti vecchi di anni!… hanno dato more dolcissime ma piano piano occupano terra sacra ed ho dovuto fare il sacrificio.


Le visciole richiedono anche esse di essere liberate dai rovi che le ricoprono; accanto alla cannucciata due alberi di prugne irradiano i loro fiori e poco più in là un albicocco in fiore mi annuncia in pieno l’avvento della primavera…

Con queste belle immagini di vita campestre cerco di soffocare il coronavirus che ci rinserra a casa…

 

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