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Albero in fiore

di Silverio Lamonica

 

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In questi giorni tanto drammatici, più d’uno ha osservato che, mentre l’uomo può fermare ogni sua attività (o almeno la gran parte) la natura – imperterrita – non ferma l’alternarsi delle sue stagioni. Così, al gelido inverno subentra immancabilmente  la primavera.

E’ questa, una primavera che arriva in leggero anticipo, tanto che assistiamo alla fioritura di alcuni alberi fin dalla prima settimana di marzo.

Nel mio “vagabondare” sul web, facilitato dalla forzata permanenza tra le quattro mura, mi sono imbattuto in questa  poesia: Blossoming Tree, Albero in fiore di Kirsten. Purtroppo non sono riuscito a reperire notizie che riguardano questo poeta ( o poetessa). Tuttavia, leggendo il breve componimento , mi sembra molto appropriato ad un momento come questo, in cui notizie tragiche e liete si accavallano diventando sempre più incessanti tra: nuovi contagiati, nuovi guariti e – ahimè  – nuovi morti.

In questo nostro ritiro forzato, affacciandoci alla finestra, la prima cosa che notiamo sono gli alberi coi loro rami ornati di fiorellini primaverili, dai colori tenui. E’ un bell’ inizio.  Ma ogni inizio ha una fine. Non ci resta altro da fare – ci suggerisce il poeta –  se non cogliere l’attimo piacevole gustando il lato positivo della vita, in ogni suo istante; sulla scia del carpe diem di oraziana memoria. 

 

Blossoming Tree
Wed, 05/01/2013 – Kirsten

The sight of a blossoming tree with newborn flowers
Is the start of a beautiful beginning.
 Every beginning has an ending.
Which got me thinking, when will it be my end?
So I sat there quietly, and shattered a few sorrowful tears.
Although any day could be the end,
 Be more like the tree.
Live in the moment, live to blossom.

Segue la mia libera interpretazione:

Albero in fiore
di Kirsten,  Mercoledì 01/05/2013

La vista d’un albero in fiore
coi fiorellini appena nati,
è un bel principio.
Ogni principio ha una fine.
Ciò m’induce a pensare:
quando avverrà la mia fine?
Così mi son seduto tranquillo,
ed  un paio di lacrime
di dolore colme,
ho asciugato.
Anche se ogni giorno
potrebbe essere l’ultimo,
sii più simile all’albero:
vivi l’attimo, vivi la fioritura.