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Rassegna(zione) di domenica mattinadi Martina Carannante . La domenica mattina di una volta ci si alzava presto, si cucinava il pranzo buono del giorno di festa, si andava a messa e al cimitero, si stava in famiglia… La domenica mattina del 2020 ci si sveglia tardi, perché si è fatta la nottata, l’odore della cucina è sempre lo stesso e la mamma ti ricorda i doveri che probabilmente onorerai una o due volte l’anno. “Piccire’, stammatine ’na puzze ’i bruciate, pare ch’ anne appicciate i bidoni d’a munnezza, ne sai niente?” Si accantona per un momento il discorso del bruciato e comincia la solita tiritera di ogni domenica mattina: “Oooh!” La mamma mette il pollo in tavola e per distogliere l’attenzione dall’orario di ritirata cambia argomento “Eeeeh! “– replica papà – “La verità è che, come sempre, c’è chi crea e chi distrugge, chi produce e chi no… ovviamente noi a Ponza siamo i secondi, ce damme da fa’ pe vede’ ogni iuorne cosa dobbiamo distruggere’’. “Papà, ma che stamme pazzianne?! Ma che stai dicendo?’’. Subito le riflessioni genitoriali. “Papà! tanti dicono che è una questione politica…” “Pur’ io quando discuto con tua madre diventa questione di politica interna, ma mica dongh’ ffuoco ’a stanz’ i liette o a’ cucine?! È vero, papà ha ragione! Critico, ma posso provare a giustificare un gruppo di ragazzini ubriachi, non stanno in sé e fanno cose senza senso come appiccare un fuoco; Siamo arrivati alla frutta e tra una riflessione e l’altra il pranzo domenicale sta per finire; ovviamente si ritornerà sulla discussione dell’orario di ritirata e che “’a casa non è un albergo!” La domenica volge al termine, domani si ricomincia a lavorare e la questione slitterà di un’altra settimana… proprio come tutto il resto, che continuerà a slittare e a cadere nel dimenticatoio.
NdR: L’immagine panoramica di Ponza è presa dal blog “Frammenti di Ponza” Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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