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Nove anni da raccontare: ecco Ponzaracconta

di Luisa Guarino
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A questo punto del nostro percorso, mi chiedo se 9 anni siano importanti in sé oppure perché preludono ai 10. In ogni caso il traguardo raggiunto oggi, 6 febbraio 2020, è considerevole e ci riempie sempre più d’orgoglio.
Nove anni e un numero di articoli che è più vicino agli undicimila che ai diecimila, doppiati lo scorso 13 luglio (leggi qui [2] e qui [3]).

Se dovessi chiedere “alzi la mano chi nove anni fa avrebbe scommesso su di noi” non vedrei credo molte braccia levate: ma a scommettere su di noi, allora come adesso, ci siamo noi stessi, la compagine redazionale che con il tempo ha un po’ mutato aspetto e componenti. Anche perché per fortuna possiamo contare su collaboratori fedeli, oltre che su altri occasionali, ugualmente preziosi, mentre sempre più consistente si fa il rapporto con chi, per i motivi più diversi e spesso dall’estero, scrive alla Posta del sito per chiedere notizie e informazioni.

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Ci fa piacere ogni anno in questa circostanza ricordare i soci fondatori di questa bella e appassionante realtà, che in rigoroso ordine alfabetico sono: Mario Balzano, Gennaro Di Fazio, Giuseppe Mazzella, Sandro Russo, Gino Usai. Molti di loro e di noi ricorderanno i tempi che hanno preceduto la nascita di questo progetto: gli incontri… ravvicinati nel casale di Sandro Russo a Lanuvio, le chiacchierate, i confronti, le proiezioni, le relazioni, e poi la musica, i momenti conviviali. Non sto facendo amarcord: vado semplicemente alle radici “storiche” di quello che siamo oggi. Radici tutto sommato solide, se dopo nove anni siamo ancora qui e continueremo ad esserci. È una promessa: ma può essere anche una minaccia (tanto per usare un’espressione un po’ abusata), per chi continua a non vederci di buon occhio.

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È trascorso un altro anno, che come sempre ha portato a Ponza, e di riflesso a noi, o viceversa, cose belle (poche), problemi (tanti). Ma in questo momento dell’anno già tutto proiettato verso la primavera, ci piace guardare avanti, pur tenendo conto di altri 365 giorni vissuti intensamente, a volte “pericolosamente”.
L’estate 2019 è stata “moscia” e quasi tutti i commercianti e gli operatori turistici ne hanno sofferto. Il meteo inclemente nel mese di dicembre ha flagellato l’isola distruggendo la tensostruttura che era l’anima e il punto di riferimento soprattutto dei più giovani. Tra fine anno e gennaio abbiamo festeggiato ben tre centenarie. Ma proprio nello stesso periodo, quasi fosse una sorta di pesante tassa da pagare in cambio, abbiamo perso tante persone care, arrivate a un’età di tutto rispetto ancora con tante cose da dire e da fare non solo per i propri familiari, ma anche per la terra in cui erano nate.

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Guardando indietro al compleanno 2019, anche allora registravamo perdite dolorose. Il fatto è che i nostri vecchi inevitabilmente spariscono e Ponza diventa ogni anno più povera, con una memoria sempre più a breve termine. Ma il nostro sito ha registrato anche eventi positivi, come la riapertura dell’ufficio postale a Le Forna: era ora, dopo oltre due anni. E arrivano fondi consistenti per eseguire i lavori a Chiaia di Luna, l’emblema dell’isola, mentre è stato nominato un commissario per la ristrutturazione dell’ex carcere di Ventotene.

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Il tempo passa, e si rafforza il ruolo di Ponzaracconta, che informa, avvicina, racconta la storia del nostro passato, riscopre le tradizioni, commuove, diverte, fa pensare, critica. Moltissimi lettori, la maggior parte nativi dell’isola, dicono che al mattino, subito dopo il caffè, il loro primo pensiero è il sito.
Ponzaracconta ha una importante funzione aggregante; non lo scopriamo adesso. Qualche tempo fa ricordavamo la fortunata campagna pubblicitaria della Nokia e la sua frase guida “Connecting people”, che si applica perfettamente al sito, e anche questo spot della Telecom (del 2004) ci ricorda qualcosa: l’importanza della comunicazione tra persone distanti ma uniti da un comune sentire. Sul sito ne abbiamo prove ogni giorno.

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E per tanti esso è stato e continua ad essere una fonte preziosa di informazioni per realizzare studi e ricerche: insomma viene consultato quasi fosse una “piccola enciclopedia su Ponza”, come mi ha ricordato un caro amico della redazione. A questo proposito, ricordiamo il lavoro d’équipe svolto da tutti i redattori con impegno e passione, dedicando tanto tempo della giornata per costruire pagine sempre curate e dignitose.

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Un’attenzione particolare la riserviamo da sempre alla cultura, alla politica e al sociale, trattando temi di carattere nazionale e internazionale, proponendo scritti di autori di grande spessore: per conoscere, imparare, insinuare dubbi.

A proposito di iniziative culturali, ricordiamo lo spazio riservato la scorsa estate agli eventi della rassegna “Il mare di Circe”, che talvolta hanno suscitato polemiche e non sempre sono stati all’altezza delle aspettative. Ma è stata una rassegna lunga, non facile da gestire, che ha impegnato moltissimo gli organizzatori e chi in essa ha creduto.
Per la parte che più strettamente ci ha interessato – dopo la lunga paralisi del periodo vigorelliano in cui si sono organizzati eventi con difficoltà crescente, fino a interrompere del tutto – gli eventi curati come Ponzaracconta, sono stati degli autentici successi; ci riferiamo alla rievocazione del naufragio della LST 349 con relativa mostra (Naufragio della LST 349, cronaca di una serata [9]e Il naufragio della LST 349, un racconto sempre avvincente [10]),

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alla Mostra d’arte e di artigianato delle Penelopi [12]  e a quella fotografica di Silveria Aroma (Ponza per magia ed immagini [13]).

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Lo confermano, a parte le presenze e i consensi ricevuti, i numeri dei contatti che hanno fatto registrare gli articoli con cui sul sito li abbiamo presentati e raccontati. Non pochi riscontri positivi hanno avuto anche gli eventi proposti dal Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane (pubblicazione e presentazione del primo libro Il Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane presenta il suo primo libro [16]).

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e due mostre sulla Ponza del 700 e sui coloni (Ponza nel ‘700, dalla mostra foto-documentaria all’incontro-dibattito sul piazzale della chiesa [18]e La vita dei coloni nel 1700, incontro-dibattito a Ponza [19]). E gli eventi di quest’estate del Centro Studi appartenevano anch’essi al progetto “Il mare di Circe”, senza dimenticare poi che del Centro Studi fanno parte anche due redattori di Ponzaracconta.

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Per tornare al Sito… racconti, poesie, musica (con la rubrica settimanale “Una canzone per la domenica” sempre più attesa e ricercata), cinema (grazie soprattutto alla vulcanica passione cinefila del caporedattore) e poi storia, ambiente, botanica. Per non parlare della Rassegna Stampa sempre più ricca e dettagliata: insomma non c’è argomento che non attraversi le nostre pagine virtuali. Si tratta di temi affrontati con cognizione di causa e senza superficialità: uno stile e una condizione che chi è abituato ai social “usa e getta” fa difficoltà a riconoscere e/o apprezzare. Ma amiamo il dialogo, la dialettica, il confronto, purché siano costruttivi.

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Dunque facciamo un bel respirone e prepariamoci a vivere un altro anno e un giorno insieme.
“Vi diamo appuntamento al 2020” – scrivevamo il 6 febbraio 2019. Ecco, è arrivato. E’ troppo banale dire: “Sembra ieri… “?