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Il dentro e il fuori. Se abiti a Latina è difficoltoso discernere chi è dentro e chi è fuori. Chi da Cori va a lavorare a Latina giornalmente, anche se ritorna a casa a Cori, come lo si deve giudicare? Sta dentro (ossia vive i problemi del paese, le dinamiche sociali, partecipa alla sua cultura) o fuori, rispetto alla città di Latina? L’esempio su cui mi sto dilungando mi offre lo spunto per sottolineare che per l’isola, proprio perché isola (ossia paese staccato dal resto del territorio), e dunque per i Ponzesi, è più facile catalogare chi è dentro e chi è fuori. Non è soltanto questione di nascita ma anche di soggiorno, di residenza, e poi di compartecipazione, di interesse. Quanti vantano di essere frequentatori di Ponza da venti, trenta, quaranta anni. Per darsi un credito che non hanno perché la loro venuta è in funzione della vacanza, dell’interesse che hanno nel caso di possesso di un appartamento. Vantano conoscenze antiche – ero amico di Ernesto, ho conosciuto molto bene Maurino, o Angelino o Fracasso. Per averci trascorso un pomeriggio a spettegolare o a cena fra una pietanza e una barzelletta. Quanti ce ne sono di costoro, e quanti ne abbiamo conosciuti. Magari hanno pure una ‘residenza fittizia’, ma dell’isola sono fuori e per gli isolani sono semplicemente forestieri. L’argomento come lo sto presentando può sembrare polemico, e in parte lo è, come può sembrare fuori luogo, e in parte lo è. Di questi tempi di flussi continui, di residenze ‘a tempo’, con una forte necessità a parlare inglese, a vestire europeo, a mangiare ‘etnico’ con la stessa disinvoltura del ‘magna come parli’, affrontare la discriminante dentro – fuori con la rozzezza del sovranismo denota incoscienza e pericolosità. Non sto scoprendo niente di nuovo, anzi mi devo scusare col lettore perché ho deragliato dall’affermazione cui volevo dare supporto. L’affermazione è mutuata da un detto popolare: ’u pinte vène ’a fore e cache dinto – il signorino viene da fuori e defeca dentro. E ce ne sono di questi tipi, e ne abbiamo conosciuti alcuni con dispiacere. Ebbene, è qui che bisogna affrontare la questione con intelligenza. Non abbiamo bisogno di chi vène ’a fore e cache dinto, piuttosto di chi si compenetri delle vicissitudini del paese e si metta a disposizione per migliorarne la vita. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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