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Cronaca di Capodanno in atmosfera napoletana. Capodanno a casa di amici (molti di origine napoletana… il gruppo è, per così dire, multietnico). Tutti da svariati decenni trapiantati a Roma, ma forse Napoli, più di altri posti, resta nel cuore. Detto fatto; procurato il film attraverso l’eccellente rete delle “Biblioteche di Roma”, siamo tutti pronti alle 20 del 31 dicembre per la visione casalinga, in tempo utile per riempire l’attesa della mezzanotte. Il grande Caruso (The Great Caruso) è un film del 1951 sulla vita di Enrico Caruso (Napoli 1873 – 1921), diretto da Richard Thorpe; fortemente voluto dalla seconda moglie del cantante, Dorothy, e ispirato ai suoi ricordi. La cosa buffa è che fino una settimana fa, Caruso e Mario Lanza io li conoscevo solo di nome; è stato l’articolo di Emilio Iodice su Lanza a farmi approfondire la conoscenza. E ora mi viene proposto addirittura un film sulla vita (romanzata) di Caruso in cui Mario Lanza interpreta ventisette delle sue arie più famose, contribuendo all’Oscar (1952) per il suono attribuito al film. Comunque agli astanti il film piace, e stimola l’appetito per la grande cena che segue… Sul “soffritto” tutti chiedono informazioni sul come e perché, presto soddisfatte… Nel dopo-cena l’incontenibile mattatore Renato anima, pungola e dà libri da leggere agli amici che si esibiscono in brevi siparietti dialettali (napoletani in prevalenza, con incursioni nel romanesco di Trilussa e nel siciliano di Tano). Tra tutti, meritevole di essere qui citato, questa perla d’epoca tratto da “Epigrammi del marchese di Caccavone e del duca di Maddaloni” (introvabile edizione di Berisio Editore del 1968), dove si narra di Taniello… il tipico guappo napoletano che una tantum si va a confessare, ma (come molti) confessa la colpa e si dà lui stesso l’assoluzione; solo che anche il prete ha qualcosa di dire… ’A confessione ’e Taniello Taniello, ch’ave scrupole Patre, ’ncuollo a li ffemmene campo Iastemmo, arrobbo… ’O prossimo E mo, Patre, sentitela ’st’urdema cannunata: Comunque mezzanotte arriva, fa i botti e se ne va! Mentre il 2020 rimane! L’indomani si replica in gruppo ristretto per “rimozione avanzi”.
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