





|
|||
Nuovo premio ad Alfredo Scotti per “Nustalgia napulitana”. Piazza d’onore per il poeta ponzese Alfredo Scotti, che con la lirica “Nustalgia napulitana” ha conquistato il secondo posto al V Concorso nazionale – Premio Grimoaldo I (sezione in vernacolo), che si è tenuto a Grimaldi, in provincia di Cosenza. Il concorso è di importante valenza storica, essendo dedicato alla memoria di colui che è stato duca di Benevento e re dei Longobardi. Alla presenza delle autorità locali, tra cui il sindaco di Grimaldi Roberto De Marco, ha ritirato il riconoscimento per Scotti il poeta e amico Maurizio Notti. Con questo nuovo premio il poeta onora non solo la sua isola e la provincia pontina, ma anche l’amata Napoli, dove è nato, fonte ispiratrice dei nostalgici versi. L’attestato critico della giuria così ha motivato la propria decisione: “I versi di ‘Nustalgia napulitana’, espressi in dialetto napoletano dolce e musicale, mettono a confronto la modernità con la tradizione, il presente con il passato, l’attualità con i ricordi, in una cornice armoniosa, ritmata ed emotivamente ricca di significati”. L’artista da anni va mietendo prestigiosi riconoscimenti in gran parte d’Italia, nella poesia in dialetto napoletano e non solo. Solo pochi mesi fa inoltre, l’artista ha conquistato due primi posti nei concorsi di poesia di Lucito di Campobasso e Taranto con la lirica in vernacolo “Na refula ‘e viento”. Nato a Napoli nel 1954, Alfredo Scotti vive a Ponza (Latina), dove svolge attività di perito industriale in impiantistica civile. Appassionato di fotografia, arte ed elettronica, scopre il piacere di scrivere ed esordisce con testi introspettivi, giovanili e non, esternando sentimenti e riflessioni sulla quotidianità fatta di piccole e grandi vicende che, se non fermate con la scrittura e raccontate agli altri, finirebbero nel dimenticatoio, senza poter dare tutto quello che c’è di buono o di brutto delle esperienze vissute. Autore di numerose poesie e prose, Scotti ama scrivere soprattutto in vernacolo, dove può raggiungere una musicalità espressiva diversa e più incisiva rispetto ai componimenti in lingua.
Me ne jeve cammennanno, pe ’nu vico assaje antico, Signuri’, ma che dicite ? Bella figlio’, allora… sai ca te dico ? La poesia letta da Rosario Di Nota, di Sorrento:
Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti