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Cerimonia al Faro della Guardia. Fotoraccontodi Silveria Aroma
E’ una mattinata tiepida ma ventilata oggi, esattamente cinquanta anni fa, a Santa Maria, si sposavano i miei. Zaino in spalla ci muoviamo verso il Faro del Faraglione della Guardia. Con la sveglia presto addosso e le scarpe adatte ai piedi siamo partiti dal piazzale della chiesa, pronti e ben disposti viste le condizioni del sentiero e la piacevole fatica da affrontare. Lasciandoci dietro il verde e il giallo delle piante, il blu di un mare rumoroso, le rocce a strapiombo e le capre poco interessate al nostro passaggio. Siamo pronti a imboccare le scale, ma prima c’è il rito di apertura del cancello. Il lucchetto è più duro del previsto, effetto della salsedine ma la mano che conosce la casa procede sicura. Siamo dentro, passiamo il piccolo tunnel e cominciamo a salire. Sale, vento, scale, immenso… poi, d’improvviso, compare il santuario dei ponzesi, vecchio e maestoso, distaccato, muto. Commovente. L’occasione non è quella di una semplice gita. Una targa ricorda i nomi dei fanalisti, molti hanno abitato il faro con le loro famiglie. Tempo di eclissi sulle cose del mondo, tempo di luce sulla bellezza, così il faro in noi in questo tempo sospeso fra nuvole e onde. Nota della redazione Aggiungiamo altre foto gentilmente inviate da Biagio Vitiello e… Biagio Vitiello e Franco Ferraiuolo nel vano lanterna del faro la targa posta a ricordo dei fanalisti da Silveria Aroma gruppo di visitatori per la prima volta al faro della Guardia gruppo allargato di visitatori l’ultimo fanalista ancora in servizio, Silverio Montella 1 commento per Cerimonia al Faro della Guardia. FotoraccontoDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Ad integrazione del fotoracconto di Silveria sono state inserite altre foto inviateci dall’autrice e da Biagio Vitiello