





|
|||
Epicrisi 248. Ammore e malavita. Una delle caratteristiche del nostro tempo è aver smitizzato o addirittura sovvertito molti di quelli che si ritenevano punti fermi da parte della generazione precedente – la mia, per esempio, e quella della maggior parte dei lettori del Sito. Nell’etica, nella politica internazionale e nazionale, nella convivenza civile, nella divisione dei ruoli sessuali… l’elenco potrebbe essere lungo: basta aprire un giornale o ascoltare un notiziario tv. Cose incredibili, difficili di prevedere non dico cinquant’anni fa, ma anche solo una quindicina, all’inizio del secolo XXI. Ci è richiesta una grande elasticità e capacità di adattamento. Nel film proposto – una commedia-musical – il morto nella bara (Carlo Buccirosso) comincia a cantare, ‘rodendogli’ molto essere stato ammazzato per errore, infatti gli astanti piangono don Vincenzo… mentre lui si chiama Franco! Uno di questi campi – particolare, ma utile per avere un’idea del tutto – è la trasformazione in atto nel cinema (e nell’industria dello spettacolo – entertainment – in genere). Chi avrebbe immaginato le nuove serie tv, che alcuni temi fossero così seguiti (catastrofismo, mostri, supereroi…), lo stesso modo di trattare i vecchi generi: la commedia che inclina al demenziale; il dramma, talmente esagerato da diventare grottesco. Chi si aspettava di poter ridere della morte (leggi qui)? Chi prevedeva Tarantino e il sangue che fa spettacolo, o le “ammazzatine” di Kitano? Questo necessario prologo per spiegare la scelta del film di accompagnamento a questa epicrisi e per introdurre l’argomento clou della settimana, sia a Ponza che sul sito (Rassegna Stampa: cfr. il .pdf da Latina Oggi del 10 ottobre, l’intera pag. 29 dedicata; oltre a diversi commenti): la vicenda del secondo episodio di violenza in cui è oggetto il giovane Danilo D’Amico, coordinatore locale di Fratelli d’Italia a Ponza e presidente dell’associazione “Punto di Svolta”. Premetto che come medico ho una certa esperienza di ferite; quando agli inizi della mia vita professionale (anni ’70) lavoravo al Pronto Soccorso di una cittadina dell’hinterland romano, mi arrivavano varie tipologie di ferite: quelle da taglio le più numerose, ma anche quelle prodotte da speciali guantoni chiodati (in uso tra i gruppi che spacciavano droga sul litorale); oltre alle ferite da frusta, mezzo di punizione prediletto da un’enclave di pastori che si erano trasferiti nella zona da un’altra regione. La Medicina Legale insegna che dalla tipologia della ferita si può risalire con estrema esattezza al tipo di arma d’offesa impiegata. L’immagine del volto insanguinato è stata postata sul profilo Fb e poi ripresa, prima da Vigorelli e poi da tutti gli altri giornali on line e cartacei. Un’altra considerazione riguarda il silenzio sulle indagini relative alla prima aggressione a D’Amico del dicembre 2018. Vero è che gli accertamenti condotte dalle FF.OO. si dibattono tra le opposte istanze di riservatezza delle indagini, tutela della privacy e diritto/dovere dell’informazione, ma non aver saputo più niente dell’esito della denuncia contro ignoti ha probabilmente favorito il reiterarsi dell’evento. E dire che in un piccolo centro come Ponza, di tutti i più recenti fatti di sangue e risse, anche avvenuti in estate, si sono sempre conosciuti i responsabili! Infine la dissociazione ufficiale del sindaco. Comunque, comm’è state e comme nunn’è state… chill’ ’u fatte è finito ieri in Parlamento, in una interrogazione nell’aula del Senato da parte dell’on. Calandrini (Fratelli d’Italia)… con tanti saluti al buon nome di Ponza. Che almeno ora si faccia chiarezza! https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2495412920498109&id=100000882759847 *** Fortunatamente, a parte questa storiaccia, il mondo va avanti e malgrado un inizio stentato, il sito ha registrato diverse voci interessanti, attingendo ad una dimensione più ampia dello stretto localismo. Mai come in questa settimana. Innanzitutto con il bel racconto in due puntate di Emilio Iodice (tradotto da Silverio Lamonica), autobiografico, sulla visita del padre di Emilio a Washington D C, alla Casa Bianca (leggi qui e qui), a conoscere l’ambiente di lavoro del figlio che si era fatto strada nell’Amministrazione americana. Anche il film proposto ha un tempo ‘americano’, in cui le vicende da Napoli si riverberano oltreoceano Ancora sul sito, una dimensione internazionale ha un articolo-collage sulla questione kurda – sollecitato da un’analoga apertura del quotidiano Latina Oggi che ogni mattina consultiamo per la nostra Rassegna Stampa – sulla più grave minaccia alla pace degli ultimi giorni, cioè l’attacco della Turchia di Erdogan verso il sud del grande Paese, contro insediamenti dell’etnia kurda, rimasta senza una terra in seguito alle spartizioni di fine seconda guerra mondiale. La mappa della Turchia: Kobane (indicata dal segnale), la città simbolo riconquistata dai curdi all’ISIS non è troppo distante dal confine meridionale Due vignette sulla vicenda dei kurdi, presentate nell’articolo (in commenti) più esplicative di molte parole
Il fatto che entrambi gli articoli abbiano avuto parecchi accessi, depone bene per l’interesse dei lettori del sito ad aprirsi ad altri temi – come quello dell’allarme climatico – che non riguardano strettamente l’isola. In effetti la curiosità e la conoscenza di temi diversi sono potenti stimoli per l’adattamento e il cambiamento. E i tempi sicuramente lo richiedono. La nostalgia e la memoria hanno sempre un posto importante nel sito, spesso con una piega amara, come nei due bei pezzi di Franco De Luca (leggi qui e qui); mentre in Luisa e Dante (in commento) il passato è sempre una ricchezza che porta gioia, non rimpianti. La memoria di un vecchio amore (messo a tacere, ma mai dimenticato in realtà) è la chiave di tutto il film Alcune scene del film sono state girate a Torre Annunziata Ancora due articoli importanti che questa settimana hanno riguardato l’isola: la preparazione e i risultati di un’esercitazione della Protezione Civile (simulazione di un “allarme maremoto”), di cui ha scritto Sandro Romano. Chi scrive un’Epicrisi – lo so bene – vorrebbe presentare al lettori come sintesi della settimana solo buone notizie, immagini e storie che allargano il cuore. Infatti tutti i redattori tendono a chiudere con una nota positiva (…beh, questa settimana è andata così così). E questa è solo la prima delle buone notizie, perché l’altra è che per un caso non frequente – di cui peraltro non so dare una spiegazione – un film del 2017 si può vedere integralmente su Youtube (e non dopo 50 anni, come sapevo io): Com’era la pubblicità dello Stock 84 di molti anni fa..? Ammore e malavita è una commedia – musical del 2017 diretta Antonio Manetti e Marco Manetti (detti i Manetti Bros), con protagonisti Serena Rossi e Giampaolo Morelli e con Carlo Buccirosso, Claudia Gerini, Raiz, Antonino Iuorio.
. . 1 commento per Epicrisi 248. Ammore e malavitaDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: |
Il mio amico Sandro ha fatto un lunghissimo prologo per dire che “dobbiamo essere flessibili perché i tempi ce lo consigliano ma ci consiglia anche di mantenere salde le nostre perplessità di uomini, di cultura, addirittura di scienza”
Sandro è un medico che conosce per esperienza le armi da taglio dalle quali si può capire che tipo di arma ha colpito e infatti qui sul poliambulatorio ci sono dei medici che forse conosceranno il loro mestiere e hanno redatto un certificato medico che è stato poi consegnato ai carabinieri i quali hanno poi proseguito le indagini facendo anche uno o più sopralluoghi nella casa del D’Amico.
Le indagini proseguono e vediamo dove arriveranno.
Nel paese ci si pone comunque la domanda, la stessa che trapela dalle parole di Sandro o se vogliamo dalle perplessità di Sandro: “Tu ci credi che Danilo è stato picchiato?”
Io ho il dovere di crederci perché ho visto un occhio “lacero contuso”. Ho visto un ragazzo afflitto e prostrato.
Ho il dovere di crederci fino a che non ci sia qualcuno – che non sulla base delle supposizioni ma sulla base delle prove – mi dimostri che Danilo non sia stato picchiato per la seconda volta.
E se credo che Danilo sia stato picchiato – perché vedo con i miei occhi quella ferita – mi chiedo poi: perché Danilo è stato picchiato? Perché proprio Danilo è stato picchiato?
Che fa Danilo dalla mattina alla sera: il donnaiolo? L’usuraio? No, fa politica per Fratelli d’Italia, e a Ponza la sua politica è di opposizione.
Questa è realtà fino ad ora conosciuta che diventa verità, fino a prova contraria, ed è su questa verità che tutto il partito di Fratelli d’Italia con in testa il senatore Calandrini e l’eurodeputato Procaccini ieri sono venuti a Ponza ad onorare l’impegno politico di Danilo.
Danilo ha ripreso di nuovo in mano il coordinamento del partito a Ponza, che era nelle mani di Tiero: forse il passaggio non è stato del tutto perfezionato, ma l’intervento del senatore Calandrini in Parlamento e la visita di ieri parlano chiaro: “il partito è in buone mani a Ponza nelle mani di D’Amico”.
Avevo chiesto come cittadino un consiglio comunale straordinario anche per mettere al centro i fatti e non le dicerie. Spero che questo si avveri: Ferraiuolo ha il diritto e l’occasione di fare chiarezza: non nascondendo le difficoltà amministrative ha l’occasione di rivendicare una coerente azione politica della sua amministrazione tesa a raggiungere gli obiettivi prefissati nel suo programma di governo. Ferraiuolo ha l’occasione di dimostrare che questa politica non teme le opposizioni, che non teme la dialettica politica anzi: incoraggia le opposizioni a stimolare il dibattito democratica nell’interesse del “bene comune”. L’isola e il bene comune sono sempre al di sopra dei protagonismi politici individuali!
Ogni occasione è buona per elevare il livello di cultura politica, per dare segnali positivi ai cittadini.