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Il naufragio della LST 349 a Le Forna, un racconto sempre avvincentea cura della Redazione Venerdì sera si è svolto a Le Forna l’annunciato incontro per rievocare il naufragio della nave americana LST 349 infrantasi in una notte di tempesta, il 26 febbraio 1944, contro gli scogli di punta Papa.
L’evento è stato realizzato, a cura dell’Associazione Ponzaracconta, come doveroso omaggio a tutti quei fornesi che, in quella notte e nei momenti successivi alla tragedia, si sono prodigati per salvare i naufraghi e dare loro ospitalità nelle proprie case offrendo quel poco che avevano: qualche indumento, dei calzini di lana fatti con i ferri, il fuoco di un braciere e soprattutto tanto calore umano. Il pubblico convenuto – foto di Rossano Di Loreto L’assenza del palco, attenuando il ruolo dei relatori in quanto in mezzo al pubblico, ha consentito un maggiore coinvolgimento dei presenti e ha stimolato la significativa commovente partecipazione di alcuni di loro.
Così la serata, a parte il ritorno della signora Lidia Iodice che tanti ha commosso con il racconto della medaglietta che un soldato diede in dono al padre in segno di ringraziamento per averlo salvato (video in fondo pagina), ci ha offerto anche delle lucide testimonianze di altri due testimoni dell’epoca, Amerigo Feola di 90 anni e Salvatore Sandolo di 86.
Salvatore Sandolo, Amerigo Feola e Umberto Natoli Salvatore Sandolo, Amerigo Feola, Umberto Natoli ed Enzo Di Fazio Amerigo e Salvatore, che all’epoca dei fatti avevano rispettivamente 15 e 11 anni, ci hanno così raccontato alcuni particolari di quella vicenda, come i tre colpi di cannone sentiti nella notte e fatti partire dalla nave per lanciare l’allarme o la gara dei fornesi per procurarsi, raccogliendole dai magazzini e dalle barche, le funi che calate dal pizzo di punta Papa dovevano servire per trarre in salvo i naufraghi. Nelle menti di Amerigo e Salvatore ritornano anche altre cose ed immagini, come la figura imponente e gli occhi azzurri dell’eroico ufficiale di volo della RAF Fred Goddard di stanza a Ponza che partecipò ai soccorsi da terra assieme ai ponzesi perdendo poi la vita nel tentativo di salvare un prigioniero tedesco. La serata, caratterizzata dal coinvolgimento emotivo dei presenti e del pubblico, è scorsa così in buona parte come una interessante chiacchierata tra amici. Andrea Donati, titolare del Ponza Diving, e Umberto Natoli Parte di questo materiale è stato trasferito in una mostra fotografica, curata dall’Associazione Ponzaracconta, presentata a luglio nei locali del museo, una cui selezione siamo riusciti ad esporre anche a Le Forna grazie alla squisita disponibilità di Pasquale Villone e della moglie Margherita che ci hanno consentito di utilizzare il muro del loro Garden Bar La Salute. la piccola mostra esposta sul piazzale della Chiesa C’è stata anche la proiezione di un video storico del naufragio (vedi in fondo pagina), girato da un operatore militare americano imbarcato sulla nave, che ha molto interessato e impressionato il pubblico presente. Il tutto impreziosito dalla lettura di due poesie in dialetto di Franco De Luca: Vierne e Tramontane quanto mai opportune ed efficaci per ricreare l’atmosfera di quella notte di tempesta. Da sinistra verso destra: Franco De Luca, Enzo Di Fazio e Umberto Natoli Coordinatore della serata è stato Enzo Di Fazio, presidente dell’Associazione Ponzaracconta, nonché uno dei redattori dell’omonimo sito, che in chiusura ha sottolineato il ruolo del sito e la sua missione, ricordando come sia importante l’attività di ricerca e di raccolta di fatti, notizie e testimonianze legate alla storia, alle tradizioni e alla cultura dei ponzesi, e come sia indispensabile alimentarla e sostenerla con l’interessamento, per evitare di perderne le tracce. Un grazie particolare a Rossano Di Loreto che ci ha fornito gentilmente le foto della serata. – Storia di un naufragio di Silverio Lamonica L’impressionante video della tragedia, girato in quelle condizioni assolutamente drammatiche da un cine-operatore di guerra, presente a bordo della nave, si trova in parte su YouTube, montato insieme ad immagini subacquee molto più recenti.
inoltre il resoconto della serata del 6 luglio 2019 nell’articolo
– Naufragio della LST 349, cronaca di una serata di Enzo Di Fazio
con l’integrazione del breve video della durata di poco più di 4 minuti in cui sono ripresi gli interventi di Lidia Iodice e della figlia Adriana. Autore ne è Peter Alt, il professore tedesco innamorato di Ponza, che per la colonna sonora si è avvalso di Camillo Savone, un pianista in vacanza sull’isola conosciuto casualmente in quei giorni. (cliccare sul link per visionare)
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Inserite nell’articolo alcune foto dei testimoni gentilmente messeci a disposizione da Rossano Di Loreto