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Quattro chiacchiere con Giuliano Massaridi Rita Bosso . Come lavora un artista? Dove lavora? L’architetto Giuliano Massari i suoni li assorbe nelle sue camminate al porto, due passi e una chiacchierata, altri due passi e chiacchierata, approdo all’Aragosta e qui è meglio sedersi perché, anche se non si gioca a carte come ai tempi di Amedeo, Ciccillo e Ninotto, la sosta è lunga. Poi torna nella sua casa-barca ormeggiata sul Pizzicato ed elabora le chiacchiere, le passa al setaccio di una grande cultura e di un senso dell’umorismo altrettanto grande (“vanità di vecchio”, dice). Sintesi ponzese- serigrafia (1990) La meravigliosa, armoniosa semplicità del San Silverio eseguito nel 1990, del quale è in corso di stampa un fascicolo a cura del dott. Giuseppe Zappalà (Per una stampa del 1990), è frutto di creatività e di capacità di sintesi ma presuppone una precisa costruzione geometrica (l’esagramma); il telaio di triangoli equilateri che lo sostiene è nato qui, sul Pizzicato. Ai vertici, gli edifici religiosi: la chiesa del porto, quella di Santa Maria, la cappella della Civita; sull’emiciclo il Nuovo Casamento giallo, il blocco bianco dei palazzi Pinto e Irollo delimitanti la scala della Dragonara. Un abisso separa questa composizione serena, quasi gioiosa dal collage al quale l’architetto Massari sta lavorando in questi giorni. Di cui non scrivo perché è un lavoro complesso che andrà degnamente presentato e commentato quando sarà ultimato; mi limito a riferire della presenza, per nulla graziosa e tranquillizzante, di alcuni animali. C’è un bradipo. Sessant’anni trascorsi a Ponza, prima al Fieno poi al Pizzicato, consentono a Giuliano Massari un’analisi lucida della situazione odierna e la proposta di soluzioni. Un architetto non può non partire dai luoghi: secondo Massari l’isola dovrebbe avere tre poli, Le Forna con una sua portualità, la zona di Tre Venti, il porto borbonico finalmente decongestionato e vivibile. Giuliano Massari è talmente brillante e coinvolgente che dimentico di domandargli se questo suo restyling preveda la restituzione delle spiagge del porto alla balneabilità. Alle pareti sono appesi pannelli che rimandano a Filolao e alla sezione aurea: alla fine, è tutta questione di rapporti. Un disegno tratto dal libro E’ stata dura
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