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Gaeta, prima edizione del Capodanno Bizantino con Adriano Madonnadi Enzo Di Fazio
Domenica Gaeta ha vissuto una giornata particolare. A quei tempi era in uso il Calendario Bizantino e il relativo Capodanno, che cadeva tra il 31 agosto ed il 1° settembre di ogni anno (1), è stato l’ispiratore dei festeggiamenti di domenica. Un corteo storico in costumi dell’epoca ha sfilato tra la gente mentre un folto gruppo di sbandieratori di tutte le età, appartenenti alla nota Associazione Tre Torri di Minturno, ha affascinato grandi e piccoli con le piroette dei loro stendardi. Il tutto accompagnato dal cadenzato rullio dei tamburi e dallo stridente suono delle chiarine, le classiche trombe medievali (cliccare sulle immagini per ingrandirle) Ma la giornata è stata particolare anche perché si è proceduto all’investitura dell’ipata, figura che rappresentava, nell’era bizantina, il governante della città. L’ipato, dal latino hypatus e dal greco hypatos, viene tradotto generalmente come console, termine che iniziò a sostituirsi all’ipato quando il potere bizantino cominciò a vacillare e l’autonomia delle città stato aumentò. Da Wikipedia riporto: Perché mi sono tanto soffermato sull’ipato o ipata, che dir si voglia? Molto suggestivi sono stati i momenti dell’investitura, dalla lettura della proclamazione alla vestizione, momenti di cui riporto, a corredo di questo scritto, le immagini salienti. (cliccare sulle immagini per ingrandirle) Le motivazioni dell’investitura: la professionalità, l’impegno e l’amore profuso nello studio della vita del mare. Di questo il professor Madonna ha saputo svelare i misteri attraverso la continua ricerca subacquea affiancata da oltre un cinquantennio di attività giornalistica. La cerimonia si è protratta fino al tramonto allietata dalle acrobazie degli sbandieratori (eccezionali le performance dei più piccoli!) e salutata con un fresco bicchiere di spumante con l’augurio di rinnovarla, arricchita, il prossimo anno.
(1) da notare che tuttora in Sardegna il mese di settembre in lingua sarda è chiamato Cabudanni, un chiaro caso di eredità culturale della dominazione bizantina nell’isola (fonte: Wikipedia) Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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