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La Posta dei Lettori. Degrado e interessi

lettera firmata ricevuta in Redazione
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Salve,
dopo qualche anno di assenza,  sono tornato (dal 20 giugno al 20 luglio) a Ponza come sempre con una imbarcazione a vela.L’isola come sempre è magnifica e non serve soffermarmi troppo sulla varietà e bellezza dei suoi colori che la rendono unica nel mediterraneo. E però…
Il degrado purtroppo è evidente e credo che ci sia una responsabilità diretta dei ponzesi.

Ad esempio, pensavo che dopo anni il tunnel romano e Chiaia di Luna fossero stati sistemati e aperti al pubblico ma mi sbagliavo. Pensavo che la raccolta differenziata dei rifiuti fosse ormai completamente realizzata, magari con un metodo che preveda un contributo da parte dei turisti (si vedano i comuni dell’Elba), nulla.
Ma l’aspetto più desolante è l’ormeggio ai pontili galleggianti. Il prezzo a fine luglio per una barca a vela di 12 metri si aggira sui 240 euro a notte. Due volte e mezzo Ventotene. Tre volte il prezzo del Giglio o della Capraia. Quattro volte il costo di Stintino in Sardegna. Nemmeno Porto Cervo raggiunge i livelli di Ponza…
Sono andato a cercare, per curiosità la delibera comunale che proroga per il 2019 le concessioni del demanio marittimo comunale alle diverse società cui fanno capo i pontili galleggianti di Ponza e Santa Maria e ho scoperto che il prezzo delle concessioni è molto basso (circa 2.200 euro l’anno e negli ultimi anni tale importo è anche diminuito).
Ma non dovrebbe essere interesse del comune incassare più soldi e magari fare i lavori e sviluppare i servizi necessari a contrastare il degrado evidente?
Auspico che i cittadini di Ponza si rendano presto conto di quanto sia prioritario e urgente un cambiamento vero e profondo nella gestione della loro comune ricchezza.
Roberto De Vincenzi