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Un archivio fotografico per Ponza. Visioni di un mondo possibile. Vorrei introdurre questa idea partendo da due testimonianze ben più autorevoli della mia, espresse in due articoli che riporto in link. Brevi riflessioni sull’ipotesi progettuale del Museo di Ponza del Prof. Vincenzo Padiglione “Tutti ricorderanno che nel mio programma amministrativo sostenevo che bisognava mettere in campo un progetto di sviluppo socio-economico basato essenzialmente su tre punti: Sul terzo di questi punti, operativamente, è tornato il Delegato al Museo Silverio Lamonica, non più tardi dell’ottobre 2018 Giornata culturale Scic a Ponza: il museo che verrà Vorrei anche rimarcare che questo è stato l’ultimo articolo che Silverio Lamonica ha pubblicato su Ponzaracconta, poi per motivi imperscrutabili, ha interrotto la collaborazione con noi; nei commenti seguiti all’articolo traspare la delusione di Vincenzo Ambrosino e mia, che scrivevo, poco di un mese dopo: Commento di Sandro Russo Come redattore di Ponzaracconta apprezzo e ringrazio Vincenzo Ambrosino per aver evocato il “fantasma” del Museo. Vincenzo, da irriducibile “segugio” dell’informazione e del dibattito, è bravo a stanare le lepri fuggitive. Da questi documenti – come si dice “consegnati alla memoria: scripta manent, ovvero: “carta canta!” – ciascuno può farsi un’idea delle persone e dei fatti in gioco. Date queste premesse, e la mission del sito: – ”Prima che il tempo cancelli le tracce, raccogliamo insieme la storia e la cultura di Ponza e dei Ponzesi” – volevo fare una proposta, minimale quanto si vuole, ma indicativa per rimarcare quel che stiamo perdendo: in tempo, realizzazioni, brandelli di passato Esistono a Ponza varie raccolte fotografiche di memorie – persone, eventi, paesaggi, feste, attività varie – messe insieme da persone dotate di entusiasmo e di buona volontà, sicuramente innamorate dell’antropologia dell’isola e del suo passato Mi vengono in mente di primo acchito, l’archivio di Giovanni Pacifico; In termini semplici la proposta è quella di costituire un Archivio fotografico che raccolga, ordini, uniformi e cataloghi questo immenso patrimonio. Come agire praticamente. Può suonare strano in un momento in cui sono tali e tanti sono i problemi per l’amministrazione che questo prenderà il tempo che trova… cioè nessuno! Ma è proprio seguendo questa logica che a Ponza da quarant’anni si parla di Museo e siamo ancora al punto di partenza. Mentre con una politica dei piccoli passi si potrebbe mettere un tassello oggi, uno domani, e prima o poi concretizzare un progetto globale. E d’altra parte ai sognatori e ai poeti spetta fare il sogno; ai tecnici e ai politici realizzarli. 2 commenti per Un archivio fotografico per Ponza. Visioni di un mondo possibileDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Un archivio fotografico della comunità isolana sarebbe un passo importante nel recupero della memoria collettiva. Nascendo dalla stessa esigenza degli album fotografici di famiglia, può essere un’iniziativa pienamente condivisa. Organizzare un progetto di raccolta, scansione e conservazione implica dei costi, ma anche un luogo dove custodire il tutto. Il progetto Museo, mi pare che stia andando molto a rilento e, comunque, credo che prima di collocarvi del materiale delicato come foto e nastri magnetici, sia necessario riattare la struttura. L’umidità, la cattiva circolazione dell’aria, la pessima acustica rendono i suoi ambienti poco praticabili. Certo i tempi sarebbero più lunghi, ma non credo che ci vorrebbe meno tempo per lavorare ad un archivio fotografico. Intanto si potrebbe individuare qualche altro locale più adeguato, anche se più piccolo, ma viste le condizioni delle casse del Comune non credo che l’ipotesi sia fattibile.
Personalmente avevo già pensato di cominciare a fruire di una parte di queste foto per un lavoro che il Centro Studi avrebbe intenzione di fare, in particolare quelle raccolte da Giovanni Pacifico a cui ho chiesto la disponibilità a collaborare.
Dobbiamo sinceramente ringraziare chi ha contribuito finora a raccogliere immagini di Ponza che altrimenti sarebbero andate perdute. Speriamo che, organizzate in un vero archivio, diventino al più presto patrimonio di tutti i ponzesi.
Da appassionato di fotografia e da fotografo amatoriale ho sempre riconosciuto alla fotografia un grande valore testimoniale, oltre la capacità di essere spesso sintesi di emozioni. Il suo è un linguaggio universale e frequentemente l’immagine vale più di tante parole.
Per questi motivi, ma anche per quelli individuati da Sandro e cioè della capacità di custodire la memoria della nostra isola, il passato dei nostri avi, in definitiva la ricchezza identitaria della nostra comunità trovo importante lavorare intorno all’idea di creare un archivio fotografico come parte qualificante del settore antropologico di un futuro museo.
Il problema è che di idee ce ne sono tante ma di progetti in campo di possibile realizzazione pochissimi. La creazione di un museo a Ponza, che possa poi arricchirsi strada facendo di tante sezioni, dovrebbe essere un tema caro a qualsiasi amministratore ed, in particolare, dovrebbe accadere che il lavoro di chi comincia venisse portato avanti e arricchito da chi viene dopo indipendentemente dal colore politico di appartenenza.
Ricordiamoci che un museo e la cultura appartengono a tutti e non a questo o a quel partito.
L’articolo di Sandro mi dà anche lo spunto per ricordare che come Centro Studi ed Associazione Culturale è da tempo che stiamo allestendo mostre frutto di ricerche e di impegni che hanno come motore solo la passione e l’amore per l’isola. C’è del materiale che una volta esposto andrebbe custodito per essere riutilizzato in future possibili occasioni (anche a scopo didattico) ed è un peccato che non sia preservato dall’umidità e dall’abbandono. Al momento ci pensiamo noi, sempre grazie a quella passione e a quell’amore che abbiamo per l’isola, ma il tempo gioca a nostro sfavore e sarebbe il caso che l’Amministrazione mostrasse al riguardo maggiore sensibilità ed attenzione, fornendo intanto un adeguato locale per la conservazione.