Ambiente e Natura

La Madonna della Civita a Ponza, tra religione e folklore

di Martina Carannante

 

La festa della Madonna della Civita sull’isola di Ponza è fortemente sentita nella contrada degli Scotti. Tutti gli abitanti di quella zona, subito dopo San Silverio, si attivano per sistemare, organizzare, pulire affinché per la festa del 21 luglio sia tutto pronto e impeccabile.

La zona degli Scotti, sebbene lontana dal centro, è sempre molto curata dai suoi abitanti in ogni periodo dell’anno ed in particolare per la festività della Madonna della Civita, quando il piccolo santuario e il sentiero che porta all’aia degli Scotti diventano una vera e propria bomboniera.

Certo le famiglie Mercurio, Curcio, Semiscotti e tante altre fanno moltissimo, ma spesso sono dimenticate dalla “gente del Palazzo”, che non solo non tutela adeguatamente la zona – il manto stradale dell’aia degli Scotti andrebbe rifatto, i cartelli di segnaletica sentieri risistemati e i sentieri stessi tenuti sempre puliti, sgombri e segnalati – ma non si avvicinano neanche alle richieste silenziose di questi cittadini e della natura stessa; i politici si sa, hanno sempre altre priorità e necessità.
In ogni caso, nonostante le numerose difficoltà, ogni anno gli ‘Scottesi’ organizzano la festa per la Madonna della Civita, cercando di fare sempre meglio.

Quest’anno ancora di più, vista la presenza durante la processione dal santuario sull’aia e la messa solenne, delle reliquie di Giovanni Paolo II.

Testo canzone (cliccare per ingrandire)

Puntuale come ogni anno, il venticello di maestrale ha rinfrescato i pellegrini accaldati dalla salita, pronti per la solenne celebrazione; il tramonto su Palmarola ha fatto da sfondo perfetto a quella cornice bucolica.

I due giovani presidenti Paolo Mercurio ed Enrico Curcio quest’anno, oltre ad organizzare il tradizionale gioco della pignatta per i bambini, hanno associato alla classica “cocomerata”, la pizza e i panini. Il duo musicale ha allietato i presenti con musica popolare e la riffa con i premi dell’orto ha “fatto scassone”. Il premio più ambito è stato il barattolo di cicerchie offerte da Antonio ’i Mezzacapa che ha fatto andare a ruba i biglietti.
I bambini si divertivano scorrazzando e mangiavano le ultime caramelle raccolte dopo la rottura della pignatta… l’aria di festa e di tradizione si respirava a pieno.

Gesti semplici per vedere il sorriso sul volto di tutti; una grande “curtegliata” tramutata in festa che riporta l’allegria, i ricordi dei tempi passati e l’attaccamento a questa terra.

Un breve filmato della serata:

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top