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A tutti e a ciascuno, diecimila volte grazie

di Luisa Guarino
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Per me sarebbe stato comunque un imperativo categorico ricordare ai nostri lettori di aver raggiunto la quota di 10.000 articoli e celebrare con loro. L’ho fatto allo scadere di ogni mille pubblicazioni, figurarsi per una cifra del genere. Poi è nata l’idea di coinvolgere l’intera redazione, completa di webmaster: un diritto-dovere con tutti i crismi. Infine, per ultimo ma non ultimo, il tocco geniale: coinvolgiamo anche gli amici/collaboratori (o collaboratori/amici)!
Chi ne aveva piacere l’ha fatto, e il risultato si è visto. Nel giro di una settimana, dal 5 al 12 luglio, il sito è stato pacificamente e piacevolmente invaso dai loro scritti, riempiendo le pagine virtuali di Ponzaracconta, i nostri occhi e il nostro cuore.

Il “la” senonaltro per quel diritto/dovere cui accennavo prima, è spettato a me. Da quel primo giorno in poi, alternati agli scritti dei colleghi della redazione sempre sul tema dei 10.000 nonché a quelli su argomenti vari come d’abitudine, il ritmo è stato segnato da quattordici autori con i loro testi, che citeremo in doveroso ordine di apparizione, come si usa fare sulla scena teatrale per gli spettacoli, ringraziandoli e applaudendoli virtualmente. Perché bisogna riconoscere che tutti noi, specialmente schierati così compatti, senza falsa modestia siamo proprio un bello spettacolo!

“Non lo sopporto, ma lo leggo” scrive Francesco De Luca, “Diecimila” Rita Bosso, “A malapena vedevo l’isola di Ponza” Gabriella Nardacci, “Diecimila e oltre. Tenere la rotta” Silveria Aroma, “Una canzone per la domenica” Tonino Esposito, “Il mio contributo per i diecimila” Franco Zecca, “Munnezza in comune” Sang’ ‘i Retunne, “Per i nostri diecimila from very far away” Dante Taddia, “Diecimila e oltre” Martina Carannante, “Diecimila?!… come quelli di Senofonte?” Pasquale Scarpati, “Diecimila per l’amato scoglio” Silverio Guarino, “10.000 candeline per Ponzaracconta” Adriano Madonna, “Per i diecimila di Ponzaracconta. Io sono Mattia” Giuseppe Mazzella di Rurillo, “Ponzaracconta è come… “ Paolo Iannuccelli.

In ogni contributo ciascuno ha portato le proprie peculiarità, con il proprio stile, le proprie attitudini: gli scritti sono tutti riconducibili al sentire espresso in ogni precedente singolo intervento, attingendo chi alla storia, chi alla letteratura, chi alla musica, all’ambiente e alla natura, all’ironia, alla fantasia, alla memoria: tutti indistintamente all’amore per Ponza, quel collante ultrapotente che ci tiene uniti.
Poiché ultimamente mi piace ‘esternare’ il mio pensiero, tengo a dire che considero l’ultimo testo pubblicato (in ordine di apparizione) scritto da Paolo Iannuccelli il compendio perfetto non solo di tutti gli interventi per i 10.000, ma dello spirito che ci anima e che mi auguro continuerà ad animarci da questo ‘traguardo’ in poi: la migliore chiosa possibile. Non c’entra niente che Paolo sia un amico, un collega, un ponzese “di cuore”. Il fatto è che sono strasicura che lui ami il sito e la nostra isola molto molto più… di 10.000 volte.