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Da “fondisti” per andare lontano. Un traguardo può essere tante cose. Ho avuto sempre la passione di camminare. Sarà perché sono stato abituato da piccolo a salire e scendere dagli Scotti anche 4-5 volte al giorno o fare spesso la strada che mi portava al faro della Guardia quando era ancora presidiato dai fanalisti e vi prestava servizio mio padre. Otto anni fa circa, quando siamo nati, penso nessuno di noi avrebbe scommesso su tanta longevità. Abbiamo cominciato rievocando il passato dell’isola attraverso i ricordi; oggi continuiamo a farlo attraverso le ricerche dell’Associazione e del Centro Studi. In maniera più approfondita e, per quanto possibile, rigorosa cercando di coinvolgere sempre più la comunità e, soprattutto, sempre più i giovani. Aumentano i collaboratori; pubblichiamo spesso firme importanti che trattano temi che interessano tutti per la loro capacità di scuotere le coscienze e renderci più consapevoli delle difficoltà del nostro tempo. Al di là del racconto dell’isola sentiamo il dovere di dare un senso al linguaggio nel momento in cui una parte della politica ha sdoganato comportamenti e parole che alimentano la violenza verbale e la semplificazione della narrazione a discapito dell’autorevolezza della spiegazione. Con una piccola punta di orgoglio ci accorgiamo di essere sempre più spesso punto di riferimento per ricerche di chi vuole sapere di notizie di confinati, di libri di cui abbiamo parlato, di luoghi che abbiamo descritto. Il sito è lì, una porta aperta a tutti, un terreno che può ancora produrre tanto… basta seminarvi. Diecimila articoli sono tanti. Ma siamo dei “fondisti” per dirla nella maniera sportiva. Dopo i 10.000 siepi a cosa dobbiamo mirare? Io punterei in alto e lontano. Alla mezza maratona… Sì, dopo il giro di boa dei 10.000, dobbiamo puntare ai 20.000. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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