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Il fratino, l’uccellino delle spiagge

di Luciano Bernardo
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Il fratino (Charadrius alexandrinus) è un piccolo trampoliere che giunge in Italia a marzo, proveniente dall’Africa dove trascorre l’inverno (alcuni svernano nel nostro Paese).
Il nome “fratino” si riferisce alla fascia nera sulla fronte che ricorda i capelli d’un frate.
Si nutre di vermi, crostacei, molluschi e insetti che scova nella sabbia. Nidifica tra aprile e giugno, deponendo le uova in una semplice buca scavata nella sabbia. I genitori si alternano nella cova e proteggono le uova da gabbiani, cornacchie e altri predatori, qualche volta adottando una sorprendente strategia difensiva: si allontanano dal nido e si fingono feriti, attirando l’attenzione su di loro. I pulcini nascono dopo circa un mese e sono subito in grado di correre e procurarsi il cibo, ma ci vorrà un altro mese per iniziare a volare. In questa fase, la più pericolosa, l’unica protezione, a parte i genitori, è il colore molto mimetico del loro piumaggio.

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L’ambiente del fratino. Due esemplari

L’ambiente del fratino è, purtroppo, sempre più frequentato dall’uomo e sono ormai pochi i luoghi naturali dove poter nidificare. Qualche volta la scelta cade su spiagge “sbagliate” e i nidi vengono distrutti dalle ruspe utilizzate per pulire gli arenili o da cani lasciati troppo liberi dai loro padroni.
Col tempo, questo uccellino, ormai molto raro, è diventato il simbolo delle spiagge italiane e la sua presenza indica una buona qualità dell’ambiente.

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Le foto sono state fatte presso le dune di Palidoro. Un tratto di costa, compreso tra Passoscuro e San Nicola, libero da costruzioni e stabilimenti balneari (con l’eccezione dell’Ospedale “Bambino Gesù”), facente parte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.