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Una canzone per la domenica (45). Porto Matilda a ballare

di Francesco De Luca

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Ingolfato di pedagogia mi è venuto facile unire la domenica con la canzone. Due termini che suggeriscono riposo e piacere, e dunque, ho pensato, alla domenica si confà una certa canzone giacché non tutte le canzoni sono per la domenica e non tutte le domeniche evocano canzoni. E invece, mi è parso d’aver capito dall’intervento di Sandro, che il suggerimento canoro domenicale può non presentarsi ‘gradevole’, bensì essere ‘significativo’ per chi lo propone. Significativo vuol dire: appartenere alla sua ‘storia’ o avere un ruolo nel ricordo storico generazionale, vuol dire uno stile musicale o un arrangiamento o un testo o un successo ricordevole, e così via. Vuol dire tante cose.
Insomma la ‘canzone domenicale’ trova nelle argomentazioni la ragione della sua proposta.

Bene. Confesso che questo mi ha liberato dal dover mirare ad un obiettivo. Libero di suggerire canzoni anche non ‘corrette’, anche quelle che accapponano la pelle o quelle che spingono la mente in un angolo e lì la tengono.

Libero, infine, propongo questo brano di Tom Waits. E’ una canzone chiaramente non festiva e nemmeno domenicale, erché il testo non suggerisce niente di vicino a sensazioni gradevoli. E’ distante l’ambientazione, e le circostanze in cui l’Autore vorrebbe inserirci sono lontane, astruse, caotiche. L’atmosfera (fra voce, musica e parole) è fangosa, alcolica, notturna e malinconica. Lui gracida incomprensibili frasi e… cerca una pace che soltanto il blues gli può dare.
Perché il blues, nella ripetitività del motivo, deposita la mente in una dimensione intima. Le parole sono fiammelle di coscienza su una esistenza devastata. Difficile è trovare relazioni con sé. Più facile è lasciarsi andare al flusso delle note. Si ritrovano le fughe, le cadute, le delusioni e i tentativi di evitare i dispiaceri… magari… invitando a ballare Matilda… perché lei ci viene… perché lei questo fa.

Un po’ l’acre della voce allontana e un po’ il mellifluo del blues avvince. Le immagini si mescolano, si confondono …e nel blues Matilda perde i contorni. Rimane soltanto la musica…
E’ significativa? Non so per voi.

Da YouTube. Tom Waits: Tom Traubert’s blues

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Questo il testo in italiano:

Il blues di Tom Traubert

Rovinato e non per colpa della Luna
Ho quello per cui ho pagato
A domani, ehi Frank prestami
Un paio di dollari
Porto Matilda a ballare, Matilda a ballare,
Tu verrai con me e con Matilda a ballare

Vittima innocente di un vicolo cieco
Sono stanco di tutti questi soldati intorno
Non uno che parli inglese e tutto è in malora
E i miei Stacys sono fradici a forza
Di ballare con Matilda, ballare con Matilda,
Tu verrai con me e con Matilda a ballare

Ora i cani abbaiano
E i taxi parcheggiano
Possono fare molto per me
Ti avevo pregato di accoltellarmi
Mi hai solo strappato la camicia
E stasera sono a terra
Piegato dall’Old Bushmills
Hai piantato il pugnale
Nel tuo profilo controluce alla finestra
Per portare Matilda a ballare, Matilda a
Ballare, tu verrai con me e con Matilda a ballare

Ho perso la mia catenina
Ora che l’ho baciata e
II bandito monco lo sa e
II cinese vagabondo, i presagi crudeli
E le ragazze spogliarelliste
Portano Matilda a ballare, Matilda a ballare,
Tu verrai con me e con Matilda a ballare

Non mi serve la tua compassione
Chi fugge dice che
Le strade non sono più per i sognatori
I cacciatori di taglie
E i fantasmi che vendono ricordi
Vogliono anche loro una possibilità
Per portare Matilda a ballare, Matilda a ballare,
Tu verrai con me e con Matilda a ballare

Chiedilo a qualsiasi marinaio
Chiedi le chiavi al carceriere
Anche i vecchi in carrozzella sanno
Che Matilda è l’imputato
Ne ha uccisi un centinaio
E ti segue ovunque porti
Matilda a ballare, Matilda a ballare,
Tu verrai con me e con Matilda a ballare

Ed è una valigia a pezzi
Verso un hotel chissà dove
E una ferita che non guarirà mai
Nessuna primadonna
II profumo sta
Su una vecchia camicia sporca
Di sangue e whisky
E buona notte agli spazzini
Alle guardie di notte custodi della fiamma
E buonanotte anche a Matilda

 

 

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