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Una canzone per la domenica (44). Albergo a ore di Herbert Pagani. Era previsto per oggi un altro pezzo, come “canzone per la domenica”, ma… era troppo lungo da preparare e poi gli anniversari (specie quelli dei cinquant’anni ) non scappano. Anche per ricordare un personaggio (“cantautore, disc-jockey, poeta, scrittore, scultore, pittore, e attore italiano” – Wikipedia) come Herbert Pagani, scomparso giovane per una leucemia acuta. Quando anch’io ero giovanissimo lo seguivo regolarmente su radio Montecarlo (ne era conduttore e disc-jockey) da dove proponeva canzoni inglesi e americane. Anche prima di quell’altra trasmissione cult, Bandiera Gialla, di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore (dal ’65 al ’70), sul secondo programma della radio nazionale… (cui fece seguito Per voi giovani – ’66-’76). Non passò inosservata, in quei miei anni ancora acerbi – acerbe le orecchie e la conoscenza del mondo – la canzone che qui presento: Albergo a ore. Solo più tardi seppi che era una canzone di Edih Piaf (del 1956!) che lui tradusse e portò al successo, malgrado il boicottaggio della radio nazionale che allora – in piena epoca democristiana -, non passava i testi scabrosi (!?). Quindi conobbi prima Herbert Pagani e poi Edith Piaf; ma qualcuno dovrebbe ricordare come si diffondeva la conoscenza, allora, prima dei telefonini e del web: solo radio; noi ragazzi non leggevamo i giornali e la televisione era appena entrata nelle case. Herbert Pagani. Albergo a ore . .
Les amants d’un jour di Edith Piaf (video con testo francese) – di Georges Courquin / Edith Delecluse / Marguerite Monnot / Michelle Senlis: . . Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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