Ambiente e Natura

Contro le “bufale”. L’appello di Avaaz.org

segnalato da Sandro Russo

 .

“Avaaz.org è la più grande organizzazione non governativa internazionale istituita nel 2007 a New York che promuove attivismo su tematiche quali il cambiamento climatico, i diritti umani, i diritti degli animali, la corruzione, la povertà e i conflitti. La sua missione dichiarata è quella di permettere che i processi decisionali di portata globale vengano influenzati dall’opinione pubblica.
L’organizzazione opera in quindici lingue diverse, e conta, stando al sito ufficiale, circa 47 milioni di membri iscritti in 194 paesi” (da Wikipedia)
Il nome Avaaz deriva dalla parola Persiano/Hindi/Urdu/Punjabi/Marathi il cui significato è all’incirca ‘il suono che rompe il silenzio’, cioè ‘voce’. In Turco avaz significa ‘suono’.
“Il suono che rompe il silenzio”: questo è Avaaz.org !
Ho aderito a questa organizzazione internazionale già nel 2007 e ne ho già scritto su Ponzaracconta
(leggi qui).
Riprendo – perché la ritengo della massima importanza – l’ultima campagna di Avaaz org
S. R. 

Cari avaaziani,
Tra pochi giorni, i gruppi di estrema destra potrebbero dirottare le elezioni europee, riempiendo il Parlamento europeo di razzisti, estremisti e negazionisti del clima.
Questi partiti sembrano spuntati dal nulla. Eppure in alcuni paesi europei sono in testa ai sondaggi! Qual è la loro arma segreta?

La disinformazione.
A pochi giorni dalle elezioni europee, l’Europa è sommersa dalla disinformazione, tipo che la guglia crollata della cattedrale di Notre Dame sarà sostituita da un minareto, o che squadroni di migranti attaccano la polizia! Sono mesi che il nostro team analizza questo tsunami di notizie false e quel che abbiamo scoperto è sconvolgente: i contenuti di disinformazione sui social sono stati visti centinaia di milioni di volte, forse addirittura miliardi!
Studio dopo studio si sta dimostrando che nessuno è immune a queste bugie tossiche, quindi se capiamo meglio a cosa stare attenti, sapremo anche difenderci meglio. Avaaz ha preparato questa sintesi di informazioni utili per aiutare gli europei a comprendere meglio il problema della disinformazione prima di andare a votare. Leggila ora e condividila.

La grave minaccia della disinformazione e come possiamo difenderci
Cinque cose che tutti dovrebbero sapere sulla disinformazione:

1. Si nutre delle nostre paure e viaggia veloce.
Le persone tendono a ricordare le informazioni negative più che le positive, ciò si deve a strutture di apprendimento del cervello. Gli spacciatori di notizie false ne sono coscienti e fanno leva su emozioni profonde, che ci spingono a condividere queste notizie sui social, che infatti si diffondono fino a sei volte più velocemente delle notizie reali!

2. Prospera sui social media e raggiunge miliardi di utenti.
Più tempo passiamo sui social più queste aziende guadagnano. Sanno che sono i contenuti più esagerati e scioccanti quelli che più attraggono la nostra attenzione, quindi programmano le loro pagine per promuoverli. E raggiungono miliardi di persone. Le più grandi testate giornalistiche vendono appena qualche milione di copie, mentre le notizie su Facebook raggiungono quasi un miliardo di utenti al giorno.

3. Si ritorce contro di noi.
L’autoritarismo, dal Brasile alla Cina, sta affilando sempre più l’arma della disinformazione usandola come strumento per l’antichissimo divide et impera. Ma la Russia sta avanti a tutti — le sue enormi “fabbriche di troll” impiegano legioni di scrittori per creare milioni di account falsi e diffondere disinformazione. RT, il canale di propaganda del Cremlino, è uno dei canali d’informazione più visto di YouTube con più di 2 miliardi di visualizzazioni stimate!

4. Ha già ucciso, e avvelena la democrazia.
La disinformazione ha scatenato linciaggi pubblici in India e Brasile, e ha causato una brutale pulizia etnica in Birmania. Inoltre avvelena la nostra politica. Le notizie false ci hanno lasciato in regalo Brexit, Bolsonaro e Trump. Stanno distruggendo la fiducia nei mezzi di comunicazioni tradizionali, nelle istituzioni democratiche, e nei leader politici, preparando il terreno per far prendere il potere a degli “uomini forti anti-sistema”. A causa della disinformazione i social media sono diventati una minaccia alla democrazia.

5. Nessuno è immune.
Persone di ogni credo politico sono bersagliate in nome di un piano strategico che vuole separare ed erodere la nostra società. Negli Stati Uniti, l’esercito dei troll russi ha creato una pagina falsa di attivisti afroamericani che ha generato più follower delle pagine ufficiali del vero movimento contro la discriminazione razziale Black Lives Matter! Si pensa che non si cadrà mai in tali inganni, ma ci sono studi che dimostrano che anche le persone più scaltre tendono a credere alle notizie false, e che le persone con più di 65 anni le diffondono con maggior facilità.

La disinformazione semina sfiducia, paura e bugie. Ma conoscendola meglio, sarà più facile fermarla. Condividi queste informazioni con amici e familiari per metterli al corrente della minaccia della disinformazione e continua a leggere per capire come proteggerti.

5 modi per proteggerci dalla disinformazione

1. Se vedi qualcosa, di’ qualcosa!
Non credere a tutto quel che vedi su internet. Hai visto su Facebook un post qualunque con informazioni scioccanti su un candidato politico? Non ti fidare! Confronta i fatti cercando fonti attendibili e se credi che si tratti di un caso di disinformazione, segnalalo qui.

2. Continua a sostenere il giornalismo reale.
La maggior parte dei mezzi di comunicazione tradizionali deve rispettare delle regole che li rende più degni di fiducia di un tizio qualunque con un blog su internet. Non sono perfetti e possono essere di parte, ma si basano nella maggior parte dei casi su fatti reali e possono considerarsi attendibili. Abbonarsi a un giornale di qualità che fa un buon giornalismo è un’ottima mossa per sostenere l’informazione.

3. Sostieni la campagna per ripulire i social media.
Avaaz ha un piano semplice ed efficace per spingere i giganti della tecnologia a curare l’epidemia di disinformazione sui social media: pubblicare una rettifica alle notizie false che siano state verificate da organizzazioni indipendenti. Sostieni la campagna.

4. Non smettere di credere nella democrazia!
L’obiettivo dei troll è quello di creare un clima di sfiducia per far allontanare i cittadini normali dalla democrazia. Quando ciò accade i fanatici e gli estremisti possono prendere il sopravvento. Dobbiamo rimanere presenti, prendere posizione e votare, invitando i nostri amici e parenti a fare altrettanto e responsabilizzare i politici per i quali votiamo.

5. Riponi la tua speranza nell’umanità.
La disinformazione fa leva sulle nostre paure più profonde, appoggiandosi sulla naturale negatività dei nostri pregiudizi, tirando fuori i nostri lati più irascibili e cinici. Ma se impariamo a confrontarci con chi non la pensa come noi, empatizzando, in ascolto e con saggezza possiamo trovare una connessione che supera le nostre differenze. Abbiamo molte più cose in comune di quanto le nostre paure vogliamo farci credere. Se confidiamo in questo, vedremo accadere cose straordinarie

Che aspetto e conseguenze ha la disinformazione?

Guarda questi tre terrificanti esempi di cose successe davvero a causa di notizie false:

Avaaz.org: https://secure.avaaz.org/campaign/it/disinformation_briefing/

  1. Quando la disinformazione è usata per provocare un genocidio
  2. Quando le notizie false si usano per attaccare un intero gruppo sociale, come i migranti
  3. Quando la disinformazione si usa per separare e alimentare paura e rabbia

 

 

 

 

 

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top