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Ahi! Queste canne!

proposto da Sandro Russo

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Non da ora, ma con una recrudescenza negli ultimi tempi, la Cannabis – o Marijuana che dir si voglia – è diventata argomento di contrapposizione politica, della campagna elettorale permanente di qualche nostro ministro e una delle questioni vitali del Paese immaginario.

Prendiamo lo spunto dalla notizia comparsa in apertura della Rassegna Stampa di oggi (qui sotto riportata) per riprendere anche noi l’argomento, visto che l’abbiamo recentemente ripreso sul sito, in occasione del servizio che la rivista trimestrale inNatura ha dedicato alla Cannabis(del 18 dicembre scorso, leggi qui [1]), dove si trattano le novità e gli aspetti legislativi che hanno portato al lancio sul mercato della Cannabis light e conseguente fiorire di tanti Cannabis shop nelle nostre città.

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La Cannabis light, appunto – con un valore di THC inferiore allo 0,6% (che è il limite di legge) e un più alto contenuto di Cannabidiolo (intorno al 4 percento). La maggior presenza di DBD (che può arrivare anche al 10% e oltre, nelle varie preparazioni) fa sì che che invece dei classici effetti psicoattivi dell’erba (imputabili prevalentemente al THC) si manifestino proprietà miorilassanti, antipsicotiche, tranquillanti (anche antiepilettiche, antiossidanti e antinfiammatorie).

Un approfondimento sul tema è presente anche sulla rivista on-line di Omero (Scuola di Scrittura), opera del sottoscritto, già medico tossicologo: leggi qui [3], di cui un estratto è stato pubblicato anche sul sito [4]

Dalla RASSEGNA STAMPA ON LINE
Da h24notizie.com  del 15 maggio: Con la droga in barca a vela, denunciato 42enne di Ponza [5]
Carabinieri a caccia per mare, a Ponza. Martedì i militari della Stazione locale, in servizio sul battello “Med Pro Cc 403”, hanno denunciato un 42enne isolano: è accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In seguito a una perquisizione personale e del natante su cui l’uomo viaggiava, una barca a vela, gli operanti hanno rinvenuto 11,7 grammi di marijuana, sottoposta a sequestro.

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Mentre non è in questione che secondo la legge (italiana, ma non di altri paesi) il consumo e il possesso di qualunque quantità di “droga” è perseguibile, non altrettanto sicuro è che lo siano le tipologie di Cannabis light (con un contenuto di THC – Tetra-idro-cannabinolo – inferiore allo 0,2%) contro cui è sceso in guerra il ministro suddetto.

E in proposito non è peregrino il commento del nostro giornalista di riferimento Michele Serra, che dalla sua Amaca, giusto su la Repubblica di ieri 15 maggio, stigmatizza la strumentalizzazione di temi importanti per finalità inconsistenti.
Ecco l’articolo:

L’amaca. Poca politica nella politica
di Michele Serra

Pochi giorni fa (ve lo ricordate?) pareva che una stretta proibizionista stesse per abbattersi sulle droghe leggere. Poi che solo qualche rivendita di cannabis non in regola con questo o quel regolamento rischiasse provvedimenti. Poi forse nemmeno quello. Poi non se ne è parlato più per niente. Pareva una polemica decisiva, di quelle che “il governo sta per spaccarsi”, è stata una breve fiammata, il tempo di qualche tweet, di qualche voce raccolta al telefono o nei dintorni dei Palazzi, di qualche rettifica, di un paio di schermaglie sui giornali, poi si è passati ad altri argomenti.

Che cosa sia effettivamente cambiato (ammesso che qualcosa sia cambiato) nella disciplina delle droghe leggere, lo sa solo – forse – qualche sottosegretario o qualche funzionario ministeriale o qualche parlamentare molto specializzato, o cronista molto scrupoloso. Il resto è solo fumo, rumore vuoto, propaganda, allarme, spavento, casino.

Così, esattamente così funziona la politica vociante dei nostri giorni, i tre quarti dei lampi non annunciano veri temporali, solamente i lampi stessi. Perfino gli umori peggiori, l’astio, la paura, le minacce di repulisti, in larghissima parte non introducono a cambiamenti pesanti; e nemmeno a cambiamenti leggeri.

La materia stessa della politica – le leggi strutturali, le campagne che durano mesi, i programmi che aggiustano o rompono, gli ideali di lungo respiro – è come svanita. Ci si domanda se gli artefici di questa politica tonante eppure inconsistente si rendono conto di quanta poca politica ci sia, nella loro politica.